Catia Brozzi, la donna che salva i cavalli, si schiera per lo sviluppo dell’equiturismo in Umbria

Catia BrozziCatia Brozzi, conosciuta da molti come “la donna che salva i cavalli”, ha costruito il primo rifugio per cavalli destinati alla macellazione e richiama l’attenzione verso il mondo equestre e tutte le prospettive e possibilità che questo possa offrire.  

Catia Brozzi si è impegnata in campagne contro la macellazione dei cavalli e ha fatto sì che venisse costruita una scuderia che accolga cavalli salvati alla macellazione. Tale scuderia permette a questi cavalli, salvati dal loro triste destino, di aiutare ed essere aiutati. Vengono organizzati all’interno della scuderia unicorno corsi di equitazione e di ippoterapia. L’ippoterapia è uno strumento molto utili in diverse situazioni di difficoltà per gli esseri umani; il contatto con i cavalli amplifica le emozioni e risulta fruttuoso con bambini, adulti e anziani affetti da problematiche psicologiche. Tra l’altro, l’imprenditrice sostiene che bisogna sfatare il mito che l’equitazione è una pratica solo per ricchi, anzi è uno sport che può dare sostegno agli anziani e creare nuove occupazioni utili anche nel sociale. 

Il messaggio che l’imprenditrice sta lanciando, attraverso media e conferenze, si rivolge agli imprenditori, agli enti e alle istituzioni per far sì che si possa incrementare l’attenzione verso il mondo equestre che può dare grandi soddisfazioni personali, economiche e produttive in un Umbria tanto bella da poter essere valorizzata ma anche tanto priva di servizi che consentano uno sviluppo di un equiturismo adeguato. 

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