Il gatto di Iriomote

GattoDiIriomoteIl gatto di Iriomote, nome scientifico prionailurus iriomotensis, è un gatto selvatico delle dimensioni di un gatto domestico, appartenente alla famiglia Felidae. Si tratta di una delle specie più a rischio: la sua popolazione è inferiore ai 100 esemplari.

Gli esemplari maschi raggiungono una lunghezza che varia tra i 53 e i 56 cm, mentre le femmine arrivano ai 48 cm per un peso che oscilla tra i 3 e i 7 kg; eccetto che per le dimensioni, i due sessi sono simili tra loro. La pelliccia è di colore marrone scuro, con macchie grigie poste longitudinalmente: sono presenti cinque o sette strisce lungo il collo e due linee bianche dall’angolo dell’occhio fino alle guance. La coda, particolarmente folta, è picchiettata alla base e anellata verso l’estremità. Il corpo è snello e allungato, le zampe corte; il gatto di Iriomote non è in grado di retrarre gli artigli. In passato, fu considerato una sottospecie del gatto leopardo.

La specie è fortemente minacciata dalla distruzione dell’habitat, della persecuzione e della caccia eccessiva, nonostante sia stato dichiarata tesoro nazionale giapponese. Un altro grave pericolo per questo animale deriva dall’unica strada che percorre l’isola: molti esemplari, difatti, finiscono travolti dalle auto.

Distribuzione e Habitat

Questo felide è diffuso nell’isola di Iriomote, da cui il nome, situata all’estremità meridionale dell’arcipelago giapponese delle Ryukyu. L’animale popola l’intera isola, abitando anche le spiagge e i terreni coltivati, evitando però le zone eccessivamente popolate e prediligendo le fitte foreste poco accessibili.

Abitudini e Alimentazione

Il gatto di Iriomote è un felide perlopiù solitario: i territorio occupati dai maschi variano tra i 2,1 e i 4,7 km², mentre quelli delle femmine si estendono dagli 0,95 agli 1,55. L’animale caccia sia di giorno che di notte, appostandosi sugli alberi o direttamente sul terreno: si avvicina piano alla preda, prima di assalirla ed ucciderla; è in grado di nuotare, per cui non è raro che attraversi fiumi per pescare pesci e granchi.

Si ciba sia di piccoli mammiferi che di uccelli o rettili, questi ultimi soprattutto durante la stagione estiva; preda anche insetti, in particolare coleotteri. La sua dieta è costituita da pipistrelli, ratti neri, maiali selvatici, nitticore, quaglie, ralli, piccioni, colombe, rane, assioli, martin pescatori, pettirossi, tordi, corvi e tartarughe.

Riproduzione

Per prepararsi al periodo degli accoppiamenti, il gatto di Iriomote trascorre gran parte del giorno a marcare il territorio con l’urina, e spesso i maschi lottano tra loro. E’ in inverno che gli esemplari vengono avvistati in coppia ed è il periodo in cui si odono i loro richiami: miagolii e ringhi; l’accoppiamento vero e proprio avviene tra febbraio e marzo e tra settembre e ottobre.

La gestazione dura circa 60 giorni, periodo di tempo che la femmina trascorre in una tana tra le cavità delle rocce o in un albero caduto. In genere, vengono alla luce dai due ai quattro gattini che crescono molto più rapidamente dei gatti domestici, tanto che sono in grado di badare a sé stessi già all’età di tre mesi.

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