Il grande barracuda

barracudaIl grande barracuda, ovvero lo sphyraena barracuda, è un pesce osseo appartenente all’ordine dei perciformes e alla famiglia degli sphyraenidae. Questo pesce può raggiungere la lunghezza di due metri e pesare fino a 50 kilogrammi popolando le acque tropicali e subtropicali di tutto il mondo.

Il grande barracuda è un formidabile predatore che, grazie anche alla sua agilità di movimento, salvo i grossi squali, ha pochi nemici naturali.
Il corpo del barracuda è allungato, come il suo muso. La forma e la muscolatura rendono questo pesce adatto a brevi e rapidi scatti di velocità. Ha una grossa testa con potenti fauci che nascondono denti simili a coltelli e una mandibola molto prominente. Il dorso di questo barracuda è caratterizzato da una coloritura composta da bande scure e dalla prima pinna dorsale molto distanziata dalla seconda. Le bande di colore scuro che colorano il dorso del grande barracuda sembrano estendersi anche sulla parte inferiore del corpo (dalla livrea primariamente argentata) in quelle che appaiono come macchie distanziate di inchiostro.

Il grade barracuda può rapidamente passare da una situazione di immobilità quasi completa a un’azione fulminea per catturare una preda e si nutre principalmente di pesci e calamari. Questo barracuda da inizio alla predazione colpendo la preda destinata a grande velocità grazie al suo corpo allungato e alle sue capacità di movimento repentino. Il grande barracuda è dotato di una vista molto acuta che gli permette di cacciare in acque torbide; è anche in grado di effettuare attacchi grandemente fruttosi in caso le prede si raggruppino in banchi sempre più fitti: nuotando loro intorno rapidamente alterna movimenti lenti a movimenti più rapidi.

Sono gli esemplari più giovani che rischiano spesso di diventare da predatori, delle vere e proprie prede succulente. Le lampughe sono i loro predatori per eccellenza.
I grandi barracuda adulti sono, per lo più, pesci pelagici solitari che si possono avvistare negli strati superficiali delle acque calde e poco profonde dei mari tropicali e subtropicali. Occasionalmente sono stati catturati a profondità di circa 100 metri.
I giovani, invece, a volte possono essere osservati in gruppi non molto numerosi in zone costiere riparate in prossimità della barriera corallina o in paludi di mangrovie. In questo modo cacciano in gruppo e si mettono al sicuro dai predatori.
Durante il periodo riproduttivo questi pesci ossei si raccolgono in gruppi molto ampli (situazione non solita per questa specie) e le femmine, una volta fecondate, depongono le uova in acque non molto profonde in prossimità della costa. Questi pesci possono produrre dalle cinquemila alle trecentomila uova che una volta schiuse danno vita a degli avanotti che sono in grado sin da subito di cacciare e procacciarsi il cibo autonomamente.

Si tratta di un pesce curioso che tende a nuotare vicino ai subacquei. A volte attacca anche i bagnanti, causando spesso ferite gravi; ciò avviene però, di norma, o in acque torbide, dove gli arti degli umani possono essere scambiati per altri pesci, o in acque limpide, ma questo succede solo se il barracuda viene provocato con gli arpioni.
Questo grande pesce osseo deve preoccuparsi per lo più della predazione umana in quanto è una preda molto popolare nella pesca sportiva. Il grande barracuda può essere mangiato, ma la carne degli individui grossi può causare una forma di avvelenamento dovuta alle tossine che questo pesce ingerisce attraverso la sua alimentazione.

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