Il pesce pietra

verrucosaIl pesce pietra, nome scientifico synanceia verrucosa, è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Synanceiidae.

Si tratta di un esemplare dal corpo tozzo, lungo circa 30 cm, avente una testa e una bocca particolarmente grandi, una coda di dimensioni molto piccole, ripiegata dietro al corpo. Il corpo è rivestito di protuberanze carnose che lo rendono simile a una roccia incrostata di alghe e coralli: da questa caratteristica deriva il suo nome. Possiede grandi pinne tondeggianti: lungo quella dorsale vi è una dozzina di aculei legati a delle ghiandole che secernono veleno, cosa che lo rende un animale alquanto pericoloso. E’ di colore rossiccio, tendente al marrone, mentre alcuni esemplari mostrano una livrea bluastra.

Distribuzione e Habitat

Il pesce pietra è diffuso nel Mar Rosso, nell’oceano Indiano e nell’oceano Pacifico, dall’Africa dell’Est alla Polinesia francese, dai mari a Sud del Giappone fino alla zona nord-orientale dell’Australia. In genere, preferisce le acque poco profonde e sceglie di nuotare in prossimità delle barriere coralline, o in ogni caso di ambienti detritici in cui si possa mimetizzare con facilità.

Abitudini e Alimentazione

Il pesce pietra non presenta particolare predisposizione al nuoto, anzi sceglie di vivere a stretto contatto con il fondale marino, e servirsi delle sue doti mimetiche per confondersi con le rocce: grazie alla sua immobilità, è un esemplare facilmente osservabile da chi compie immersioni subacquee; è possibile fotografarlo senza problemi, a patto che si riesca a scovarlo.

Si tratta di un animale oviparo; si può definire sessualmente maturo quando il suo corpo ha raggiunto le dimensioni di 25 cm circa. Trattandosi di un esemplare abbastanza pericoloso, di solito non viene scelto per riempire acquari privati; non raramente lo si può trovare in numerosi acquari pubblici. Generalmente, il pesce pietra non viene utilizzato in cucina, eppure in Cina, e più precisamente a Hong Kong, pare vi sia un ristorante che offre come specialità della casa proprio una speciale pietanza a base di pesce pietra.

Non va a caccia, piuttosto preferisce attendere che possibili prede si trovino nelle vicinanze: non appena ne avvista una, compie un rapidissimo scatto e le inghiottisce in un sol boccone. E’ un esemplare molto ingordo: si nutre di qualsiasi tipo di pesce o crostaceo.

Il veleno del pesce pietra

Così come molti membri della sua famiglia, il pesce pietra è un esemplare velenoso: la sua puntura può essere mortale. Il suo veleno, di colore lattiginoso, è molto potente e utilizzato a scopo difensivo: esso fuoriesce alla presenza di possibili predatori o anche quando un sub o un bagnante lo sfiorano per errore.

Questo tipo di veleno comprende una combinazione di tossine di diverso tipo: parliamo di tossine neurotossiche, miotossiche, cardiotossiche, e citotossiche. La parte colpita dal veleno si gonfia all’istante e la persona accuserà tachicardia e sudorazione: va curata immediatamente o può rivelarsi letale. In attesa dei soccorsi, trattandosi di un veleno termolabile, ciò che bisogna fare è immergere la parte del corpo punta in acqua calda, o avvolgerla in panni impregnati di acqua bollente.

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