L’astice europeo

Astice EuroperoL’astice europeo, conosciuto dagli esperti col nome di homarus gammarus, è un crostaceo decapoo appartenente alla famiglia Nephropidae.

Questo genere di crostaceo possiede dimensioni piuttosto notevoli: in media, raggiunge i 30 cm di lunghezza, ma non è raro trovare esemplari di addirittura 50 o 60 cm; il peso varia dai 400 grammi ai 2 kg. E’ munito di due grandi chele e due paia antenne poste accanto agli occhi: le prime due sono più piccole, mentre le altre sono lunghe quanto il corpo stesso. Il carapace si presenta liscio e robusto, di colore bluastro con chiazze gialle sul dorso, mentre il ventre è appena più chiaro. Pur avendo una vista piuttosto debole, in compenso sia il gusto sia l’olfatto sono molto sviluppati.

Come per l’aragosta, anche l’età dell’astice si calcola in base al peso: ogni chilogrammo corrisponde ai 15-20 anni. La vita media di questo crostaceo è di un centinaio di anni, pur se è raro trovare esemplari che vadano oltre questa soglia.

Una particolarità dell’astice sta nel riuscire a ricostituire le chele eventualmente perse o danneggiate durante lotte con i suoi predatori o con altri animali della stessa specie.

Erroneamente, si crede che l’astice sia imparentato con l’aragosta, ma in realtà quest’ultima appartiene a un altro genere e anche a una famiglia diversa, quella dei Palinuridi.

Distribuzione e Habitat

L’astice è diffuso nelle zone orientali dell’oceano Atlantico, dalla Norvegia nord-occidentale fino alle Azzorre e al Marocco, ma è presente anche nel Mar Mediterraneo a ovest di Creta e a nord-ovest del Mar Nero, eccetto che nel Mar Baltico. Abita i fondali sabbiosi, attaccato a rocce sottomarine, nel raggio di 50 – 100 metri di profondità. Ricava tane scavando sul fondo o si rifugia in fenditure e grotte.

Abitudini e Alimentazioni

Si tratta di un animale in prevalenza notturno, che preferisce lasciare il proprio rifugio durante la notte, alla ricerca di cibo. Spesso ha comportamenti aggressivi, eccetto che durante il periodo della muta: essendo vulnerabile, preferisce restarsene nella propria tana piuttosto che rischiare l’attacco di possibili predatori.

La dieta dell’astice è costituita principalmente di molluschi e altri crostacei: li mangia dopo aver rotto conchiglie e carapaci grazie alle grosse chele di cui è dotato. Si ciba anche di oloturie e altri organismi bentonici, di resti di altri esseri viventi arrivati al fondo e di vegetali. Individua le sue prede grazie alle antenne che sono degli ottimi organi sensoriali.

Riproduzione

L’astice si riproduce tra il mese di marzo e quello di giugno; la fecondazione è esterna, la femmina produce uova da cui nascono larve planctoniche.

La pesca dell’Astice

La maggior parte della pesca all’astice viene eseguita nel suo habitat naturale: in genere, si usano appropriate nasse per crostacei e come esca del solo pesce, come ad esempio pezzi di polpo o di seppia. In molti hanno tentato di creare allevamenti di astici, ma i tentativi non sono mai andati a buon fine a causa dell’indole aggressiva del crostaceo e delle sue abitudini territoriali.

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