La leggenda dei cavalli discesi dall’Olimpo, antenati dei cavalli di Puglia

La leggenda dei cavalli discesi dall'Olimpo, antenati dei cavalli di PugliaÈ scritto nelle antiche leggende che i cavalli pugliesi discendano da alcuni destrieri donati da Giove a Laomedonte.

Il Padre degli Dei, Giove, avrebbe donato a Laomedonte alcuni cavalli discesi dal Monte Olimpo per ringraziarlo delle prestazioni compiute da Ganimede, suo figlio, nel sostituire Vulcano nel ruolo di coppiere per gli dei. Ganimede fu infatti rapito da Zeus, sotto le spoglie di un aquila, e condotto in cielo data la sua bellezza.

Anchise, padre di Enea, essendo a conoscenza della provenienza e del valore dei cavalli donati a Laomedonte, ben pensò di far accoppiare due sue giumente con quei cavalli. Dalle cavalle nacquero sei puledri due dei quali Anchise donò a Enea.

Nel corso della Guerra di Troia, come riportata da Omero, in una delle battaglie tra Achei e Troiani, alle mura di Ilio, Diomede si avvide delle grandi qualità e delle gesta eroiche messe in atto da Enea trainato da due cavalli al cocchio. Diomede decise di prendere i due cavalli e farli suoi e così ingaggiò Stenelo, suo auriga, per impadronirsene.

Enea entrò in duello contro Stenelo e cadde ferito mentre l’auriga si fiondava sui cavalli e se impadroniva. Diomede, dopo aver guardato i cavalli con gran stupore per la loro bellezza, li inviò in Grecia e, trasferitosi poi nell’odierna Puglia, li condusse con sé.

Diomede diede origine a una città di nome Argirippa e dai cavalli sottratti a Enea, discendenti dei cavalli dell’Olimpo, discenderebbero i cavalli pugliesi dalla criniera mossa, eleganti e fieri, dotati di piccole orecchie ma grandi narici. 

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