La renna

RennaLa Rangifer tarandus, comunemente chiamata renna o caribù, è un ungulato appartenente alla famiglia dei cervidi e unica specie del genere Rangifer che ha una distribuzione quasi esclusivamente circumpolare abitando la tundra artica e le zone forestali subartiche.

Le varie sottospecie di renna mostrano una ampia diversità di dimensioni, ma, in generale, le sottospecie che vivono a latitudini maggiormente a sud sono più grandi rispetto a quelle che vivono a settentrione. Le renne sono alte in media, dalla spalla, circa 1,2 metri (con esemplari che variano tra i 150 e 230 centimetri), hanno la coda corta e i maschi di alcune sottospecie possono arrivare ad essere anche due volte più grandi delle femmine.  

Il mantello del caribù è un eccellente isolante per il freddo rigido nel quale vive: i peli sono a cono e cavi e favoriscono il mantenimento del calore corporeo. Il colore del manto varia a seconda della sottospecie, della regione abitata, del sesso e in base alla stagione d’osservazione: si passa da marroni molto scuri dei maschi che vivono nelle foreste in estate, al quasi bianco delle renne della Groenlandia e della zona dell’Artico.

Le renne sono l’unica specie di cervidi in cui entrambi i sessi hanno corna. I maschi maturi possono avere enormi e complesse corna mentre le femmine e i giovani le posseggono generalmente più piccole e meno intricate.

I caribù sono conosciuti per essere, nel migrare (soprattutto in autunno e primavera), i mammiferi che percorrono il maggior numero di chilometri in assoluto (anche 5.000 l’anno). Le renne sono anche molto veloci,  potendo raggiungere gli 80 chilometri orari, ed essendo gregari, si spostano principalmente in gruppi che possono raggiungere le decine di migliaia di esemplari.

Le renne sono principalmente erbivore e la loro dieta è molto variabile durante l’estate, quando consumano le foglie dei salici e delle betulle, i funghi, le piante di cotone, i carici e numerose altre specie di vegetazione. I licheni, inoltre, sono una componente importante della loro dieta, soprattutto in inverno.

I caribù sono in grado di individuare il cibo anche quando è sotto la neve, riescono a fiutarne l’odore e utilizzano le zampe anteriore per scavare delle buche e nutrirsi. Hanno un acuto senso dell’olfatto e comunicano tra loro attraverso vocalizzi, segnali chimici, tattili e attraverso lo sguardo.

I maschi competono per l’accesso alle femmine generalmente nei mesi di ottobre e novembre. Durante questo periodo possono impegnarsi in battaglie cruente dalle quali escono feriti ed esausti e quelli che riescono a predominare si guadagnano l’accesso limitato ad un gruppo di 5-15 femmine. Gli esemplari di sesso maschile smettono di nutrirsi durante il periodo del corteggiamento e dell’accoppiamento perdendo gran parte delle loro riserve corporee.

I piccoli nascono solitamente tra maggio e giugno dopo 228 giorni di gestazione e una femmina partorisce solitamente una volta all’anno anche se alcuni anni possono essere privi di nascite. I cuccioli, uno per parto (anche se sono stati segnalati parti gemellari) nascono del peso di 3/12 chilogrammi e sono subito in gradi di stare in piedi e di nutrirsi della vegetazione anche se vengono allattati per circa 45 giorni dalla madre.

I piccoli diventano maturi sessualmente intorno ai 22 mesi di vita, anche 16 nel caso di femmine. Le femmine hanno un’aspettativa di vita più lunga rispetto ai maschi, alcune arrivano a oltre 15 anni, mentre i maschi, essendo maggiormente sensibili alla predazione da parte di orsi e lupi in seguito ai combattimenti per l’accoppiamento, vivono meno di 10 anni (in media 4,5 anni).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *