Protezione dello zoccolo

zoccolo-cavalloIn passato i ferri di cavallo venivano forgiati dal maniscalco.

Oggi, quest’ultimo, può disporre di un’ampia gamma di tipi e di misure diverse in commercio, per cui pratica direttamente l’attività di pareggio e ferratura a intervalli regolari, di circa 45-60 giorni. Questa pratica, definita da alcuni come un “male necessario”, viene utilizzata per riprodurre artificialmente nel cavallo domestico il consumo e l’indurimento dello zoccolo, operazioni che avvengono in natura in un arco di tempo di circa nove mesi; Sebbene, come abbiamo visto, il maniscalco possa acquistare i ferri in commercio al giorno d’oggi, egli deve comunque utilizzare la forgia per le piccole modifiche necessarie ad adattare nel migliore dei modi il ferro allo zoccolo. Ad esempio, nel caso in cui un cavallo pratichi il salto ad ostacoli, è preferibile applicare ferri con ramponi, per evitare scivolamenti. Il ferro rappresenta una protezione metallica 13 applicata all’unghia dello zoccolo in modo tale da salvaguardarlo dall’usura e aumentare l’aderenza al terreno, ed è utilizzata specialmente da chi possiede cavalli da lavoro poiché spesso camminano su terreni ghiaiosi, selciati ecc. . .

Esso viene applicato tramite dei chiodi di ferro dolce, inseriti in una parte della parete cornea non sensibile. La punta dei chiodi in eccesso viene accorciata per poi essere ribattuta verso il basso. Per verificare se vi è un contatto perfetto tra la superficie inferiore della parete e la superficie superiore del ferro, il maniscalco può procedere alla ferratura a caldo: può applicare, cioè, il ferro arroventato allo zoccolo per verificare che l’azione del calore lasci una traccia omogenea lungo tutto il perimetro del ferro. In alternativa vengono applicate delle solette, ovvero dei pezzi di cuoio robusti inseriti tra il ferro e la muraglia che si estendono per l’intera superficie della suola. In sostituzione ai ferri, vengono talvolta utilizzate delle scarpette sintetiche di gomma, da legare o incollare allo zoccolo. Tuttavia, queste, appesantiscono la mobilità del cavallo. Esistono anche dei ferri sintetici, i quali, però, non possono essere utilizzati per eventuali usi ortopedici; Sotto i ferri, nel caso in cui si verifichino nevicate abbondanti, è possibile utilizzare la hoofgrip, costituita da uno strato di gomma. Ci sono movimenti, però, come il barefoot movement, che affermano che la ferratura venga eseguita semplicemente per paura e per abitudine; in realtà, sostengono, molti dei danni allo zoccolo nei cavalli domestici vanno ricondotti all’azione stessa della ferratura. Naturalizzando lo stile di gestione del cavallo domestico, sferrarlo e un adeguato pareggio, restituiscono allo zoccolo gran parte delle sue naturali potenzialità. Circa ogni 3-5 settimane, gli 14 zoccoli scalzi devono essere pareggiati.

Nel caso del cavallo scalzo, il maniscalco deve essere anche in grado di utilizzare e adattare delle scarpette nel periodo di transizione, ovvero il periodo che intercorre tra la sferratura e la riabilitazione completa dello zoccolo. Questo periodo dura alcuni mesi, duranti i quali per gli zoccoli, generalmente quelli anteriori, è richiesta una certa protezione affinché il cavallo non subisca disagi sui terreni difficili. È sempre consigliabile montare con cautela i cavalli domestici durante i primi giorni in cui sono senza ferro.

È inoltre utile proteggere la parte della gamba che dal garretto arriva al bordo degli zoccoli, poiché è una zona molto sensibile alle lesioni. Ciò è possibile utilizzando delle fasciature da riposo, le quali svolgono una funzione massaggiante favorendo la corretta circolazione del sangue e tengono al caldo la zona.

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