In passato era consuetudine vaccinare i cuccioli di cane a partire dal sessantesimo giorno d’età ma attualmente le cose sono cambiate.
I veterinari anticipano le prime vaccinazioni al decorrere della sesta settimana di età, quindi dopo i primi 40 giorni di vita. Questo, però, dev’essere fatto con vaccini più “potenti” in modo tale da sconfiggere l’immunità materna.
Quando un cucciolo nasce, infatti, è protetto dalle malattie grazie agli anticorpi materni, trasmessi dalla madre attraverso la placenta ed il colostro (durante l’allattamento) direttamente nel suo organismo.
Il rischio di infezioni per un cucciolo è notoriamente maggiore rispetto a quello di un esemplare adulto. Nonostante il contributo della madre, infatti, i neonati non sono pienamente “immunocompetenti” e la loro risposta a qualsiasi batterio o virus è decisamente più lenta e debole.
La quantità degli anticorpi materni, comunque, dipende da vari fattori: la qualità dell’allattamento, la numerosità della cucciolata e soprattutto il tipo di vaccini a cui la madre è stata sottoposta nel corso della sua vita. Un altro aspetto da non sottovalutare è l’ambiente in cui questa ha vissuto poiché lì ha avuto un contatto diretto solo con certi tipi di agenti infettivi. Per questo motivo non si dovrebbe spostare il cucciolo in un luogo diverso rispetto a quello in cui è nato, anche se insieme alla madre.
Questi primi anticorpi, per i cuccioli, hanno un potere immune che decresce con il passare dei giorni ed è per questo motivo che secondo gli ultimo studi è da prediligere il primo ciclo di vaccini raggiunte le sei settimane di età, soprattutto quello contro la parvovirosi.
Un inconveniente che potrebbe presentarsi a fronte di una vaccinazione somministrata prima dei 40 giorni di vita è il cosiddetto “blanketing” o sbiancamento del vaccino. Gli anticorpi trasferiti dal corpo della madre ed ancora presenti, infatti, potrebbero attaccare, neutralizzandoli, gli antigeni vaccinali, vanificando la stessa vaccinazione. Nel corso di questa battaglia, il cucciolo si indebolisce ulteriormente. Dunque, quando il Vostro veterinario stabilirà il protocollo vaccinale dovranno essere tenute in considerazione queste possibili interferenze esercitate dagli anticorpi materni.