Attestati e visite veterinarie del cucciolo

attestati-visite-veterinarieUna volta preso il proprio cucciolo, una delle prime cose da fare è preoccuparsi di attestati e visite veterinarie.

Ogni cucciolo deve avere il proprio libretto sanitario in cui sono elencate le vaccinazioni somministrate e le date dei richiami.

In secondo luogo, dovete ricevere il certificato veterinario. Può essere chiesto direttamente al venditore e consente di dimostrare che al momento dell’ultima visita il cucciolo era in salute. Antielmintici contro i parassiti intestinali sono i primi medicinali ad essere somministrati e conoscere il loro nome permette di accordarsi col veterinario per ulteriori sverminazioni.

Per evitare patologie gastrointestinali è necessario chiedere all’allevatore/venditore che tipo di alimentazione è stata somministrata al cucciolo fino a quel momento: bruschi cambiamenti di alimentazione possono fare insorgere intolleranze.

Nel caso si acquisti un cucciolo di razza bisogna sempre avere con sé l’attestazione con l’indicazione della genealogia del cane che servirà per il futuro pedigree emesso dall’Enci (Ente nazionale cinofilia italiana). Una trafila burocratica che può sembrare noiosa ma che risulterà utilissima nel caso che il cucciolo poi presenti infezioni virali o caratteristiche fisiche di incerta origine.

Al di là comunque delle visite e delle vaccinazioni dei veterinari ci sono dei particolari importanti che possono essere notati senza l’ausilio di esperti anche dai futuri proprietari del cucciolo:

– il comportamento vivace e gioioso (per questo punto esiste il Test di Campbell che è utile a capire il temperamento del cane e di conseguenza le future possibili interazioni con l’uomo)

– il mantello folto e le orecchie pulite

– la presenza di diarrea oppure di tracce di parassiti negli escrementi

– l’assenza di ferite e forfora sul mantello

– l’assenza di tosse

– gengive e lingua di un bel colore rosato

– la presenza di due testicoli (se maschio) anche se ancora mobili

– il sovrappeso, che può rivelare una dieta poco proteica

– arti non dritti e ossa dei metacarpi e metatarsi rigonfie indicano un’ossificazione in ritardo da risolvere con terapie vitaminiche piuttosto lunghe.

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