Ricordi i cavallini della Giara in Sardegna? I cavallini rischiavano di scomparire a causa della mancanza di cibo dovuta all’arsura di fine estate. E’ stata proprio la morte di un esemplare a fare in modo che si accendesse la voglia nelle istituzioni del luogo di tutelare quei luoghi e gli animali per garantirne la sopravvivenza. I cavallini, infatti, sono un simbolo vero e proprio della zona di Oristano tanto da essere considerati da più di dieci anni, patrimonio pubblico.
A mobilitarsi e a condurre sotto l’attenzione mediatica la questione, soprattutto i social network. In primis Facebook, dove diversi gruppi hanno raccolto cibo, acqua e medicine grazie al passaparola e alla condivisione di foto e pagine.
Finalmente, arriva in questi giorni la notizia che sembra essere pronta la proposta di convenzione che servirà a tutelare questi splendidi esemplari equini.
In prima fila Oscar Cherchi, Assessore dell’Agricoltura della regione Sardegna che ha convocato per domani, martedì 4 dicembre, tutti i sindaci del territorio coinvolto dalla Giara dove si sono insediati, appunto, i cavallini. L’obiettivo dell’Assessore è quello di iniziare ad interloquire con i sindaci, diretti interessati della questione, circa la realizzazione possibile di un Parco dove i cavallini possano vivere ed essere tutelati. A partecipare alla convocazione anche Efisio Floris, Commissario Straordinario dell’Agris ed il Comandante del Corpo Forestale, nonché il direttore del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari. Sono già presenti alcuni piani d’intervento ma, quello che verrà deciso domani andrà ad integrarli e porrà specifica attenzione ai cavallini della Giara oltre che del Sarcidano.
I cavallini vivono da sempre allo stato brado sull’altopiano e, per questo motivo, sono sempre stati fuori dal controllo umano. La scorsa estate, però, gli animali hanno subito un colpo violento dal gran caldo che è durato fino ad ottobre e ha causato siccità e carenza di cibo ed acqua. Ad aggravare la situazione la condivisione di alcuni pascoli con dei bovini che, già ad ottobre sono stati allontanati dalla zona. Il piano d’interventi che si prevede di stabilire, vuole arginare l’insorgere di situazioni difficili per gli animali dovute soprattutto ai cambiamenti climatici.