E’ stato condannato ieri dal Tribunale di Cuneo l’uomo accusato di maltrattamento sugli animali in seguito alla reclusione forzata di un cavallo in uno spazio troppo angusto.
Nel maggio 2012, una delle guardie zoofile intervennero presso la struttura fatiscente in Val Maira. Si trattava di un locale di 15 metri quadrati, dove l’aria e la luce arrivavano da una botola e il soffitto era troppo basso da non permetter all’animale nemmeno di tenere sollevata la testa.
Sul pavimento era presente letame di 15 cm di spessore e liquame, il cavallo era in pessimo stato e, a causa del liquame, lo zoccolo, non ferrato, era troppo morbido.
La condanna consiste nel pagamento di 4.000 euro: per il giudice non si è trattato di maltrattamento sugli animali, ma di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e causanti gravi sofferenze. Per l’imputato si era chiesta la reclusione in carcere di 3 mesi.
Ovviamente, le associazioni animaliste si sono infuriate e continuano ad affermare che il locale non era appropriato e l’animale viveva in condizioni pietose: la condanna è stata troppo benevola.