Un cavallo aggraziato e leggero in cui sono racchiuse molte caratteristiche proprie dell’Andaluso e del cavallo orientale.
Tipo: mesomorfo
Luogo d’origine: Spagna
Diffusione: Spagna
Mantello: grigio
Altezza al garrese: 150-157 cm
Impieghi ed attitudini: sella e tiro leggero
Carattere; affettuoso, dolce e tranquillo
Il cavallo Certosino viene identificato anche con i nomi “Cartujo” o “Cartujano”. Si tratta di una razza tipica dell’Andalusia e che si è formata, nel corso dei secoli, grazie al lavoro dei monaci Certosini. È proprio loro il merito di aver mantenuto la razza quanto più pura possibile. Il cavallo ricorda molto le movenze e la morfologia di quelli orientali, mostrando il plus della docilità.
Cenni storici
La tradizione vuole che il Certosino affondi le sue radici agli inizi del XVIII secolo. Sarebbe stato a Jerez de la Frontera che Andres e Diego Zamora, due fratelli che di professione erano maniscalchi, avrebbero acquistato uno stallone da un soldato. Lo stallone doveva servire per coprire le loro cavalle. Dall’unione nacque un puledro splendido che chiamarono Esclavo. Tra le sue caratteristiche: un mantello grigio pomellato scuro, una criniera folta e fluente ed un’andatura leggera. A completare il quadro una docilità senza pari. Il cavallo generò a sua volta altri puledri che divennero noti come Zamorranos (Cavalli del Soldato). Proprio per le loro caratteristiche furono molto richiesti. A continuare l’allevamento degli Zamorranos, dopo la loro morte, ci pensò Pedro Picado. Quest’ultimo cedette gli esemplari ai monaci Certosini. A loro è dovuta la fissazione delle caratteristiche morfologiche proprie della razza grazie al sangue Andaluso, Arabo e Berbero. Ne risultò un cavallo armonioso, bello e leggero.
Morfologia
Il mantello del Certosino è quasi sempre di colore grigio che si declina in tutte le sue sfumature possibili. Il sauro ed il morello, invece, sono piuttosto rari. La sua testa appare piccola e leggera saldamente attaccata. Il suo profilo risulta leggermente montonino. La fronte appare ampia. Al centro si trovano dei grandi occhi espressivi. Il collo forma un arco ed appare muscoloso e solidamente attaccato alla base. Corte e mobili appaiono le orecchie mentre piccole e sottili le labbra. Il muso è grazioso. Il garrese non è alto e crea con il dorso una linea dritta e corta. La groppa è dalla forma arrotondata. La coda si attacca in alto. Nel corso dei movimenti il cavallo la tiene sollevata. Il petto è ben aperto ed il torace è ampio. Le spalle sono piuttosto lunghe e ben inclinate. Per quanto riguarda gli arti, questi ultimi sono sottili: gli avambracci sono inseriti bene nelle spalle mentre gli stinchi pur essendo corti appaiono solidi. Larghi, asciutti e ben angolati, invece, risultano i garretti. I tendini appaiono staccati ed i pastorali lunghi, con una leggera inclinazione. I piedi sono piccoli, l’unghia è resistente e forte.
Uso
In tempi moderni il Certosino viene allevato nelle Scuderie di Stato a Cordova, Badajoz e nel suo paese di origine ovvero Jerez de la Frontera. Il suo carattere dolce e tranquillo lo rende adatto ad essere montato da qualsiasi tipo di cavaliere. La sua grazia e leggerezza consentono di assumere andature comode e di grande piacevolezza. È un cavallo sicuro e resistente, largamente usato da pastori e contadini andalusi. Oltre che per sella viene usato anche per tiro leggero proprio dai pastori e dai contadini.