Questa creatura dal portamento aggraziato, sembra uscita dal mondo delle fiabe.
Le sue dimensioni minute, la sua linea proporzionata, la sua criniera fitta, la sua coda folta, ma soprattutto il suo carattere estremamente affabile, ne fanno l’esemplare più amato dai bambini.
La sua capacità di diventare un ottimo compagno di vita per grandi e piccoli, la sua piccola taglia e il suo carattere docile non gli impediscono tuttavia di essere un un Cavallo con la C maiuscola: anche se a prima vista è più simile ad un pupazzo di peluche, si sa dimostrare forte e deciso, ed è anche discretamente agile grazie ai suoi arti esili e proporzionati. Secondo alcuni, la razza discende dall’antico Eohippus, appartenente al periodo preistorico, e ai giorni d’oggi ormai estinto. Secondo altri, e questa risulta la teoria più accreditata, la razza ha origini sudamericane e prende il nome dall’allevatore argentino Falabella, che, secondo la teoria più accreditata, ne fu il creatore grazie a una dura selezione operata tra Purosangue Inglesi di dimensione ridotta e pony Shetland. Gli umani avevano sempre cercato, per puro gioco ma anche per utilità, di ricreare un animale di così piccole dimensioni e Falabella non solo era riuscito alla grande nella sua impresa, ma aveva supportato la nascita di un esemplare alto meno di un metro ma soprattutto dalle eleganti proporzioni.
Il Falabella, dunque, nacque nel ranch di Recreo de Roca a Buenos Aires circa 130-150 anni fa, da uno stallone “in miniatura” e da una fattrice altamente selezionata. Possedeva una statura simile a quella del pony Shetland, ma un andamento corporeo ben diverso: risultava essere molto più esile e proporzionato, a differenza della fisionomia dello Shetland che corrispondeva ad un immagine piuttosto tozza. Inoltre, a differenza di tutti gli altri cavalli, la particolarità dei Falabella è concentrata nelle loro 17 vertebre anziché 18, e in una mancante coppia di costole, come risulta da studi effettuati negli anni settanta. Ciò lo rese portatore del nome di una vera e propria razza, e non di un semplice risultato di miniaturizzazione.
Le spalle tendenzialmente (anche se non devono esserlo eccessivamente) dritte, le sue minute dimensioni, e il garrese piatto, lo rendono cavalcabile solo da bambini fino ai 5-6 anni d’età. Il Falabella non sarà infatti il più adeguato cavallo da sella, ma trova grande apprezzamento come cavallo da compagnia. La sua indole buona, l’attinenza all’affezionarsi, lo sguardo vivace, il suo aspetto nel complesso più che grazioso, e la sua sviluppata intelligenza, lo rendono anche un ottimo “maestro” nella per therapy, che aiuta spesso persone ipovedenti o con deficit cognitivi. Il suo carattere affettuoso lo rende quasi paragonabile ad un normale cane domestico: curioso ma non difficile, osservarlo giocare con grandi e piccini nei giardini dei Paesi Anglosassoni. Suo compito secondario è invece il traino di carrozze leggere, nel quale viene aiutato dai suoi arti proporzionati e dagli zoccoli piccoli ma robusti.
Ricordiamo che l’altezza apprezzata è minore al metro di altezza, e che il loro peso può arrivare fino ad un massimo di 40 Kg.
Questi cavalli sono assai longevi, e possono superare persino i 35-40 anni di età. Il famoso Napoleon, un capostipite della razza, riuscì a raggiungere persino i 42 anni d’età.
Il loro prezzo si aggira intorno ai 3.000 euro, e, nonostante tutti i mantelli siano ammessi, il mantello pezzato risulta il più richiesto dagli estimatori della razza.
Ritroviamo il nome di questa razza persino tra i Guinness World Record: nel 2010 il neonato Einstein nel New Hampshire, era alto solo 40 cm, e ancora oggi rimane il cavallo più piccolo del mondo. Nel 2014 il suo record sarà ufficializzato. In genere l’altezza massima che gli esemplari raggiungono è pari a 85 cm.