Beh, quello di voler superare chi gli conduce alla corda è un vizio di moltissimi cavalli (soprattutto puledri), ed è un bene che tu non abbia nessuna intenzione di farglielo prendere. Personalmente quando devo passeggiare cavalli che tentano sempre di accellerare, gli costringo a fare qualche basso di "back" tutte le volte che tentano di superarmi, oppure gli faccio fare un paio di giri in tondo, e poi riprendo a camminare tranquillamente. Generalmente dopo poco il cavallo impara e si adegua alla tua andatura senza fare troppe storie (anche se poi, comunque, dipende sempre dal tipo e dal temperamento del soggetto in questione).
Ma nessuno si preoccupa dello stato psicologico di un puledro che ha voglia di "correre" e non può? Mai successo a voi di avere un infortunio in qualche sport agonistico e dover stare fermo? nessuno si è scavigliato e ha deciso coscientemente di rientrare dopo una settimana ad allenarsi in squadra perché non riusciva a stare fuori? io si.
Posso darti il mio parere di persona qualsiasi? ABBI PAZIENZA e continua a fare quello che hai fatto fino ad adesso aggiungendo tutti i consigli sopra che non implichino maggiore severità ( cibo meno energetico a parità di massa, copriorecchie ). essere punitivi con mezzi coercitivi più duri serve solo a fare sentire al cavallo che gli stai imponendo un soppruso che non può capire. Non spegnere la vitalità del cavallo per paura di non esserne all'altezza. Usa i mezzi che stai già usando, svagalo con qualcosa, fate insieme dei percorsi a serpentina che lo obblighino a guardare gli ostacoli per terra e a concentrarsi su qualcosa, così gli fai consumare energia nei cambi di direzione ( non repentini ovviamente, visto il problema al ginocchio). La coercizione cattiva dal mio punto di vista è il primo segno di debolezza psicologica di un cavaliere... e di un qualsiasi allenatore di qualsiasi disciplina sportiva o capo sul lavoro. Tu vuoi un atleta orgoglioso e felice di poter esprimere la sua vitalità in campo, non un represso che ha terrore di provare dolore quando manifesta la sua esuberanza. Sii deciso quando ci sono situazioni di pericolo serie ma lasciagli capire che non lo stai reprimendo ingiustamente quando vuole sfogarsi: aiutalo a farlo