I gatti domestici sono animali promiscui e sia i maschi che le femmine possono avere più di un unico compagno durante l’anno.
Le gatte che vivono in casa e non sono state sterilizzate entrano in estro circa ogni 21 giorni durante la stagione riproduttiva, che avviene da marzo a settembre nell’emisfero nord e da ottobre a marzo nell’emisfero meridionale del mondo. I gatti domestici di sesso maschile perlustrano il loro territorio in cerca delle femmine in calore durante la stagione degli amore mentre le femmine richiamano a gran voce potenziali compagni mentre si rotolano per terra.
Quando un potenziale compagno è nelle vicinanze le femmine mostrano il fondoschiena inarcandosi così da permettere al maschio di capire che sono in estro. Quando il maschio e la femmina sono insieme possono accoppiarsi diverse volte nell’arco di poche ore prima di separarsi. Alla conclusione del rapporto sessuale la femmina emetterà dei suoni molto forti poiché il pene del maschio è munito di una parte di circa 120 – 150 millimetri rivolta all’indietro a formare una sarta di uncino. Al momento dell’estrazione del pene questo uncino rastrella le pareti vaginali della femmina così da innescare l’ovulazione. Questo atto viene messo in pratica anche per eliminare gli altri possibili spermatozoi così da dare al maschio una più grande probabilità di riprodursi.
Dopo l’accoppiamento, la femmina pulisce la vulva accuratamente e se il maschio tenta di accoppiarsi nuovamente la gatta reagirà aggressivamente, attaccandolo. Dopo circa 20 – 30 minuti, una volta terminata la pulizia della femmina, il ciclo si ripete e poiché l’ovulazione non è sempre attivata da un unico accoppiamento, le femmine possono essere ingravidate anche da diversi partner con il risultato che i gattini di una stessa cucciolata possono avere padri diversi.
La gestazione dura tra i 60 e i 67 giorni e il numero di gattini partoriti per ogni gravidanza non è ben precisato ma sono stati rinvenuti casi anche di 18 cuccioli messi al mondo in una sola volta. I piccoli appena nati pesano tra i 110 e i 125 grammi e la maggior parte di loro viene svezzata entro le 7 o 8 settimane di vita diventando completamente indipendenti entro le 12 settimane.
I gatti di sesso femminile diventano in grado di riprodursi entro i 6 mesi mentre i maschi diventano attivi ad 8 mesi di vita.
Le gatte mamme accudiscono i loro cuccioli mentre i maschi non partecipano all’allevamento. In alcuni casi, le femmine indipendenti possono aiutare le neo-mamme per la cura e l’allattamento dei cuccioli mentre la gatta è a caccia di cibo. Questo tipo di intervento da parte di altre femmine è piuttosto raro e quindi la gatta madre è costretta ad abbandonare i cuccioli, incustoditi e senza protezione, durante il periodo di caccia.
Le madri emettono molte fusa quando sono con i loro gattini e questo comportamento attenuerebbe i livelli di stress dei piccoli. Le femmine allattano i cuccioli fino a 8 settimane dopo la nascita, al termine dello svezzamento e prima che diventino completamente autonomi e indipendenti, i cuccioli imparano a cacciare su imitazione della madre. Le femmine possono assumere un ruolo attivo nell’insegnare ai propri cuccioli a procacciarsi il cibo consentendo loro di cacciare solo animali di piccole dimensioni come topi o lucertole.
I gattini non sono autorizzati a cacciare prede di maggiori dimensioni (come ratti o uccelli) quando sono ancora piccoli e, anche se lo svezzamento viene portato a termine entro le 7 – 8 settimane, restano con la madre fino al raggiungimento della maturità sessuale, all’età di 6 – 8 mesi a seconda del sesso.