Il bonobo

BonoboIl bonobo, nome scientifico pan paniscus, è un primate appartenente alla famiglia Hominidae: un’analisi del DNA ha evidenziato che quest’animale è il parente più prossimo all’uomo.

Il bonobo raggiunge una lunghezza che varia dai 70 agli 80 cm e fino al 1,3 m in posizione eretta, per un peso di 30-35 kg per la femmina e di 40-50 kg per il maschio. Il corpo è ricoperto di un lungo pelo nero, eccetto che sulle guance; le braccia sono lunghe e robuste, cosa che gli permette di penzolare agilmente sugli alberi. La testa è piccola se paragonata agli scimpanzé, la bocca è caratterizzata da labbra mobili e i canini sono lunghi e ben appuntiti. I maschi tendono a essere più grandi e robusti delle femmine.

Il bonobo comunica mediante la vocalizzazione, emettendo suoni che indicano vari stati d’animo come l’aggressività, l’eccitazione o la soddisfazione, ma anche con il tatto e con lo sguardo.

Distribuzione e Habitat

Il bonobo è particolarmente diffuso in alcune zone della Repubblica democratica del Congo, più precisamente in un territorio delimitato dal fiume Congo, dal fiume Lualaba e dal fiume Kasai; è stato inoltre introdotto sulle sponde del lago Tanganica.

La popolazione del bonobo abita la foresta pluviale tropicale, ma si ritrova facilmente anche nelle foreste palustri, nei pressi di fiumi e di laghi e nelle aree meno fitte di vegetazione; predilige un clima stabile caldo-umido.

Abitudini e Alimentazione

Il bonobo, solitamente, vive in gruppi formati da 3 o 6 individui, ma non è raro che raggiungano anche i 15 elementi; ogni gruppo occupa un territorio: in genere, le femmine tendono a spostarsi da un gruppo all’altro mentre i maschi vi restano per tutta la vita.

Nella vita di un bonono il sesso è un aspetto particolarmente importante, utilizzato per rinsaldare vincoli o alleviare tensioni. Si accoppiano durante tutto l’anno, senza discriminazione di sesso: l’unico limite sembra sia tra madre e figlio. Alcuni studiosi ritengono che questi primati siano capaci di altruismo, compassione, empatia, e sensibilità.

Questo primate si nutre prevalentemente di frutta, di semi, di foglie, di radici, di fiori, di corteccia e qualche volta anche di funghi; la sua dieta non è tuttavia solo di origine vegetale: mangia miele, uova di uccelli, insetti. Non va a caccia di prede, come ad esempio fa lo scimpanzé, e solo raramente uccide piccoli mammiferi; è in grado di pescare, entrando in acqua e catturando pesci.

Riproduzione

Nonostante il bonobo sia un animale molto promiscuo, la femmina diviene selettiva nello scegliere il padre della propria prole, sebbene non sia chiaro cosa la spinge a prediligere un compagno piuttosto che un altro. La gestazione dura circa 8 mesi, in seguito alla quale nasce un solo cucciolo del peso di 1 o 2 kg che viene allattato per 3 o 4 anni: la madre ritornerà fertile solo quando il piccolo sarà stato svezzato, pur continuando ad avere normali rapporti sessuali.

Il maschio non è particolarmente partecipe alla crescita dei figli, limitandosi a condividere cibo e a proteggere i giovani in caso di pericolo. Il bonobo raggiunge l’età adulta intorno ai 9-12 anni.

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