Il camaleonte è un rettile squamato, appartenente al sottordine dei Sauri. Si tratta di un animale particolarmente noto per le sue eccezionali capacità: la più comune è quella di mutare colore, ma possiede anche una lunga lingua retrattile e appiccicosa di cui si serve per catturare gli insetti, e grandi occhi in grado di ruotare l’uno indipendentemente dall’altro a 360°.
La dimensione del camaleonte è variabile: vi sono alcuni esemplari che raggiungono i 60 cm mentre altri appena i 10 cm. Nel maschio sono evidenti delle protuberanze e delle creste sulla testa, mentre sono meno accentuate negli esemplari di genere femminile. La struttura delle zampe è molto particolare: hanno due dita principali che mostrano degli artigli, necessari per far sì che il rettile resti saldamente attaccato ai rami. Possiede una coda pensile che viene utilizzata come fosse un vero e proprio arto.
Per merito dei grandi occhi che, come accennato precedentemente ruotano a 360°, il camaleonte osserva l’ambiente che lo circonda, puntando la preda, senza doversi spostare. Gli occhi sono coperti quasi del tutto dalle palpebre.
Altra peculiarità di questo rettile sta nel fatto che non possiede orecchie: sembrerebbe che comunichino mediante le vibrazioni nei rami. La lingua è molto lunga, addirittura più del corpo stesso, e termina con una pallina di muscolo viscosa che serve per imprigionare gli insetti. Viene tirata fuori molto velocemente, e non appena la presa è imprigionata, viene ritirata con la stessa celerità: l’insetto viene infine masticato da forti denti.
Il camaleonte è definito un predatore passivo, dal momento che resta immobile nella caccia. Tuttavia è in grado di spostarsi relativamente più veloce se deve scappare o sottrarsi a sguardi di altri predatori.
Cambiare colore
In genere, si è convinti che il camaleonte modifichi il colore della pelle con lo scopo di mimetizzarsi con l’ambiente circostante. In realtà, più precisamente, il rettile cambia colore a causa di specifiche condizioni fisiche o fisiologiche, o anche di stati emotivi come la paura.
Nei combattimenti assumono tonalità più vivaci, in modo tale da sembrare minacciosi nei confronti dell’avversario. Anche la temperatura e le condizioni di luce influiscono sul mutamento di colore.
Alimentazione
Come accennato, il camaleonte si ciba il più delle volte di insetti: parliamo di locuste, mantidi e grilli e non di mosche come suggerisce la credenza popolare. Vi sono alcune specie di dimensioni piuttosto grandi che si nutrono anche di uccelli di piccole taglie.
Riproduzione
Essendo una specie ovipara, il camaleonte si riproduce mediante la deposizione di uova: queste vengono adagiate in buche nel terreno e ricoperte con del terriccio, restandovi fino ad un massimo di nove mesi. Durante la stagione dell’accoppiamento, i maschi assumono un colore più brillante mentre le femmine sono di tonalità più scura.
Habitat
Il camaleonte vive sugli alberi, e passa da un ramo all’altro aggrappandosi grazie alle zampe dotate di artigli. Non è raro, tuttavia, scovare tra i cespugli e l’erba degli esemplari più piccoli. Predilige il clima della foresta pluviale e tropicale, ma lo si può trovare anche nelle zone dell’Africa e dell’Europa meridionale.