Il camoscio alpino, nome scientifico rupicapra rupicapra, è un mammifero artiodattilo appartenente alla famiglia dei Bovidi; di aspetto, è molto simile alla capra.
La lunghezza del corpo varia tra i 130 e i 150 cm nel maschio, e tra i 105 e i 125 cm nella femmina; l’altezza al garrese invece, oscilla tra gli 85 e i 92 cm nel maschio e tra i 70 e i 78 cm nella femmina per un peso di 50 kg circa. Gli zoccoli hanno margini duri e taglienti in grado di fornirgli un solido appoggio sulle sporgenze delle rocce e sul ghiaccio.
Il mantello è caratterizzato da due tipi di pelo: quello superficiale, ovvero la copertura esterna, e quello lanoso che permette all’animale di resistere alle difficili condizioni climatiche; in inverno, il pelo è più lungo e folto di colore bruno scuro e nero, mentre in estate è più corto e con tonalità che vanno dal giallo al grigio rossastro. Il camoscio alpino è dotato della cosiddetta barba dorsale, lunghi peli scuri che possono raggiungere anche i 30 cm di lunghezza, drizzati in situazioni di pericolo.
Le corna del camoscio alpino sono piccole e permanenti, di colore bruno scuro e dalla forma a uncino: sono lunghe 20-25 cm; crescono sin dalla nascita e sono comuni in entrambi i sessi. Può vivere fino a 25 anni di età, ma in realtà pochi superano i 15-16 anni; le femmine sono più longeve anche a causa del dispendio energetico causato nei maschi dal periodo degli amori.
Distribuzione e Habitat
Il camoscio alpino è diffuso a sud dell’Europa, sulle Alpi francesi, quelle italiane, svizzere, austriache, bavaresi, nel Liechtenstein, nella Catena del Giura e in Slovenia; è stato introdotto anche in Nuova Zelanda.
Vive a quote comprese tra gli 1.000 e i 2.800 m di altitudine, anche nei boschi di conifere e nelle zone rocciose e scoscese. Ama gli spazi aperti, i pendii erbosi e gli anfratti rocciosi.
Abitudini e Alimentazione
Il camoscio alpino è un animale gregario: in particolar modo le femmine e i piccoli vivono in gruppi di dimensioni mutevoli a seconda della disponibilità alimentare, delle condizioni morfo-climatiche del territorio e della struttura e densità della popolazione. Il maschio conduce una vita solitaria.
Maschi e femmine vivono separati, eccetto che nel periodo riproduttivo quando marcano il territorio sfregando le corna contro gli arbusti, e si esibiscono in rituali di corteggiamento.
Si tratta di un ruminante: ha lo stomaco diviso in quattro cavità; si ciba principalmente di erbe secche, di licheni, aghi e germogli di resinose, di piante erbacee e di germogli degli arbusti.
Riproduzione
Il periodo riproduttivo coincide con la fine di ottobre fino alla metà di dicembre; la gestazione dura 160-170 giorni, in seguito ai quali la femmina di camoscio partorisce un solo capretto che allatta fino all’autunno. Sin dalla nascita, si instaura tra madre e figlio uno stretto legame: Il piccolo rimane con la madre per tutto il primo anno di vita, fino al momento del parto successivo quando viene allontanato.