Il cardellino, nome scientifico carduelis carduelis, è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei fringillidi: il suo nome deriva dalla pianta del cardo, dei cui semi è ghiotto.
Il cardellino è un uccello di dimensioni davvero piccole: raggiunge appena i 12 cm. Sul viso presenta una macchia rossa e sull’ala una striscia gialla; la nuca, la coda e le ali sono nere mentre le guance sono di colore bianco e le piume sono marroni. Non è presente dimorfismo sessuale, ma la maschera rossiccia è meno estesa nella femmina.
Esistono diverse varietà di cardellino: quello giallo, quello bruno, il lutino e quello agata. Il canto è simile ad una sorta di trillo: canta tutto l’anno, ad eccezione del periodo della muta; il volo è ondulato.
Vi sono differenti specie: il cardellino comune, quello balcanico, il cardellino brevirostris, quello britannico, parva, tschusii, niediecki e il cardellino loudoni.
Distribuzione e Habitat
Il cardellino è diffuso sia in Europa che in Africa nord occidentale; nel nostro paese è un uccello molto comune: lo si può trovare soprattutto nelle regioni meridionali, perlopiù in Campania, nel parco nazionale del Cilento e in quello del Vesuvio.
Come habitat predilige zone alberate, campagne e parchi: ama alberi quali cipressi, robinie, ontani o cespugli di alloro e ligustro.
Abitudini e Alimentazione
Il cardellino ama spostarsi in piccoli gruppi, e trascorre le proprie giornate saltellando da un ramo all’altro, alla ricerca di cibo. E’ specie sostanzialmente arboricola, quindi di rado si posa sul terreno, dove si sposta saltellando con impaccio, al contrario si arrampica sui rami con grande destrezza.
Si nutre soprattutto di semi di cardo e di girasole che raccoglie dalle piante quando sono ancora allo stato lattiginoso; ma non disdegna i semi di acetosa, di cicoria, di romice, di senecio, e di tarassaco. La sua dieta è costituita anche da piccoli invertebrati come gli afidi delle rose, ottimi per assicurargli un buon apporto proteico, da frutta e qualche insetto.
Riproduzione
In primavera inizia la stagione degli amori: durante il rituale di corteggiamento, Il maschio inclina il corpo da lato a lato mentre tiene le ali aperte facendole ondeggiare velocemente.
Prima di deporre le uova, la femmina costruisce il nido su una pianta di conifere o un albero da frutto: questo è costituito da muschio, rametti e steli di erba, con un rivestimento interno realizzato con lana, peli e foglie. Le uova sono di colore bianco bluastro e bianco verdastro, punteggiate di grigio, rossiccio e bruno.
L’incubazione dura circa 12 giorni e dopo la schiusa, i piccoli restano con la madre per le prime settimane di vita; dopo35 giorni si ha lo svezzamento e i cardellini vengono nutriti con afidi e semi non maturi. I cuccioli hanno il dorso marrone e il vento biancastro e non hanno ancora la caratteristica macchia rossa sul capo, il becco è rosa e la punta nera. Lasciano definitivamente il nido dopo 6 settimane e la coppia è già pronta ad una nuova covata: il cardellino porta a termine due o anche tre covate l’anno.