Il cobra reale, del quale nome scientifico è ophiophagus hannah, è il serpente velenoso più grande che esista: il suo veleno, particolarmente potente, è perfino in grado di uccidere un elefante indiano adulto.
Le sue dimensioni, in media, variano tra i 3 e i 5 m di lunghezza, ma, nonostante la sua mole, è in grado di muoversi con singolare agilità sul terreno. La colorazione del corpo tende al giallo, al marrone e al verde, fino al nero: il ventre è di una tonalità più chiara, mentre la gola è color crema. Gli esemplari più giovani sono di colore nero e hanno strisce gialle o bianche su tutto il corpo. La testa è grande e dalla forma piatta, dotata di un’ampia apertura boccale, di cui si serve per inghiottire prede di grandi dimensioni. All’interno della cavità orale vi sono due zanne appuntite, di cui si serve per iniettare il veleno.
Distribuzione e Habitat
Il cobra reale è diffuso soprattutto in Asia, nel sud dell’India, nel Bangladesh, nel Myanmar, in Cambogia, nella Cina meridionale, in Laos, in Thailandia, in Vietnam, in Malaysia occidentale, in Indonesia e nelle Filippine. Vive perlopiù vicino ai corsi d’acqua, dove è possibile trovarvi sempre una fitta vegetazione: foreste pluviali, boschi di bambù, paludi di mangrovie. Predilige i fitti sottoboschi e le zone in cui vi sono abbondanti precipitazioni.
Comportamento e Alimentazione
Pur trattandosi di uno dei rettili più pericolosi al mondo, in realtà il cobra reale non è un serpente aggressivo. Al contrario, tende a evitare le persone e attacca solamente se si sente minacciato. Se attaccato, l’animale solleva la parte anteriore del corpo, appiattendo il collo ed emettendo un caratteristico suono, più acuto negli esemplari anziani; in questa posizione insegue il suo aggressore anche per lungo tempo, non smettendo di attaccarlo.
Il veleno del cobra reale, prodotto dalle ghiandole salivare, contiene una neurotossina che attacca i centri respiratori del midollo cerebrale, determinando la morte per arresto respiratorio e insufficienza cardiaca. Il tempo di azione del veleno varia in base alla quantità iniettata, al sesso, all’età dell’animale e alle sue dimensioni, ma in ogni caso è sicuramente breve.
Il cobra reale predilige soprattutto animali a sangue freddo, inclusi altri serpenti, arrivando a mangiare anche pitoni delle sue stesse dimensioni.
Individua le prede fiutandone l’odore grazie agli organi sensoriali posti sulla lingua: questi trasferiscono l’informazione all’organo di Jacobson, un recettore sensoriale. Il cobra andrà alla ricerca dell’animale scelto, analizzando continuamente l’aria con la lingua e aiutandosi con la vista, per poi catturarlo e inghiottirlo. Il cobra riesce a digerire la preda anche grazie a particolari enzimi presenti nel veleno, ma ci impiega diversi giorni, durante i quali non si nutre di altro.
Riproduzione
La riproduzione avviene tra il mese di gennaio e quello di aprile. I maschi lottano tra loro per riuscire a conquistare una femmina, fino a che uno dei due non riesce a far chinare a terra la testa all’avversario, in segno di resa. Il corteggiamento consiste nello strofinare la testa sul corpo delle femmine; l’accoppiamento vero e proprio dura diverse ore.
La femmina costruisce un nido, servendosi di foglie e rametti con cui copre le proprie uova. Vi rimane, assieme al maschio, per proteggere la prole, allontanandosi solo poco prima che le uova si schiudano e cessando completamente di prendersene cura: i giovani cobra sono sin dalla nascita del tutto autonomi e già in grado di uccidere.