Il Sarcophilus harrisii, comunemente chiamato diavolo della Tasmania o diavolo orsino, è un mammifero appartenente all’ordine Dasyuromorphia dei marsupiali carnivori che popola solo la Tasmania. Questo animale è ben noto per le sue urla e lamenti che hanno portato i primi coloni a pensare che la Tasmania fosse popolata da demoni (da ciò il nome di diavolo).
Questi mammiferi sono molto numerosi sull’intero territorio della Tasmania eccetto che per le zone in cui la deforestazione e la frammentazione dell’habitat hanno avuto la meglio. I diavoli della Tasmania prediligono le brughiere e i pascoli anche se possono vivere in zone forestali e secche utilizzando alberi cavi, grotte e tane costruite da altri animali come abitazioni.
Questi marsupiali carnivori risultano tarchiati e caratterizzati da una pelliccia nera con macchie bianche sulla gola, sui lati del corpo e sul retro, mentre il muso è di colore rosato. La testa è possente e i muscoli delle mascelle sono ben sviluppati con molari in grado di frantumare le ossa e dilaniare la carne delle prede. Le femmine, in confronto ai maschi, sono leggermente più piccole: i maschi possono raggiungere i 12 chilogrammi per 52/80 centimetri di lunghezza compresa la coda di 23/30 centimetri, mentre le femmine hanno un peso medio di 4/8 chilogrammi. Gli accumuli di grasso vengono mantenuti all’interno della coda, fatto frequente in molti marsupiali.
I diavoli della Tasmania sono animali notturni e di solito solitari, raramente vengono avvistati in gruppo per cibarsi di carogne interagendo tra loro in modo aggressivo ma non territoriale. Quando si assiste ad un combattimento tra due esemplari di questa specie si possono udire diversi tipi di vocalizzi come grugniti, strilli e vibrazioni gutturali. Questi animali posseggono tutti e quattro i sensi molto sviluppati e comunicano attraverso un gran numero di vocalizzi e di segnali fisici: come alzare la coda e aprire la bocca.
Nonostante i diavoli della Tasmania siano stati considerati per lungo tempo predatori di bestiame si è scoperto che si nutrono principalmente di carogne di animali di grandi dimensioni. Sono degli spazzini eccezionali e non lasciano nulla della loro preda divorandone anche le ossa e la pelliccia. Non bisogna però pensare che questi marsupiali non si nutrano di nient’altro: quando disponibili, mangiano anche insetti, larve di insetti, serpenti e piccole quantità di vegetazione. Per cacciare la loro carcassa i diavoli della Tasmania ricercano lentamente e goffamente, attraverso l’odorato, il cibo e sono famosi per il loro modo chiassoso di nutrirsi. Infatti, sono considerati con un certo timore a causa delle urla agghiaccianti e dei ringhi che utilizzano durante il pasto.
I maschi competono per avere il predominio sulle femmine nel periodo della riproduzione, arco di tempo entro il quale queste si sottomettono temporaneamente al maschio per raggiungere l’accoppiamento. Non esistono rapporti a lungo termine tra i due sessi e una sola femmina può accoppiarsi nell’arco del tempo con diversi maschi. L’accoppiamento, in genere, avviene in marzo e i cuccioli, dopo 21 giorni di gestazione, nascono in aprile. Solitamente una femmina da alla luce 2/3 cuccioli, anche se possedendo 4 mammelle è possibile che metta al mondo un quarto piccolo. Una volta partorito, i cuccioli raggiungono il marsupio della madre (con l’apertura rivolta verso il basso e permanente) nel quale trascorreranno altri 4 mesi per poi essere svezzati all’età di 5/6 mesi diventando indipendenti nel mese di dicembre.
Le femmine diventano mature sessualmente all’età di 2 anni per vivere mediamente circa 5 anni nell’ambiente naturale. Nonostante possano raggiungere anche gli 8 anni di vita, risulta molto frequente che i giovani, una volta trovata l’indipendenza, muoiano per la scarsezza del cibo e la competizione per quest’ultimo.