Il gatto himalayano ha origine da alcuni incroci tra gatti di razza siamese, birmana e persiana e per questa ragione alcune associazioni lo riconoscono solo come una sottorazza, o come una varietà del persiano.
In alcuni paesi prende il nome di Colorpoint dal pelo lungo mentre quelli che presentano un manto color cioccolato o lilla sono chiamati, in genere, Kashmir.
Il mantello dell’himalayano è molto simile a quello del gatto siamese, il pelo folto e voluminoso è più lungo di quello del birmano mentre somiglia al persiano nella sua struttura tozza e nelle zampe corte. Il muso è schiacciato, il naso corto, le guance adorabilmente paffute; gli occhi sono molto grandi e dalla forma tonda, di colore blu. Le punte colorate sulle orecchie, sulla maschera, gli arti e la coda, più scure rispetto al resto del corpo, sono date da un gene chiamato himalayano. Si tratta di un gene recessivo che attiva un enzima in grado di trasformare i precursori della melanina in melanina: il risultato sarà per l’appunto rendere il pelo più scuro. Questo enzima si attiva solo alle estremità o non su tutto il corpo, a causa delle temperature che esso raggiunge.
Curiosamente, il gatto himalayano è solito mangiare la propria lana, cosa che accade anche in altre razze, come quella dei Siamesi. Alcuni ritengano che quest’abitudine dipenda dal patrimonio genetico di queste specifiche razze.
Carattere
Il gatto himalayano ha un’indole docile, ma sa anche essere molto vivace e chiacchierone: emette dei versi particolarmente gradevoli. E’ affettuoso e ama giocare, spesso combinando anche qualche disastro. Ama la compagnia del proprio padrone, al contrario si intristisce se lasciato solo troppo a lungo: è importantissimo il contatto umano, di cui necessita particolarmente.
Cura
L’igiene è molto importante per questa particolare razza: avendo il pelo piuttosto lungo, è necessario innanzitutto pulire con cura la lettiera così da evitare che possibili granelli si incastrino tra le zampe o tra il folto mantello. E’ importante mantenere il pelo non solo pulito, ma anche lucido e setoso, e spazzolarlo quindi frequentemente.
Alimentazione
La dieta del gatto himalayano deve essere corretta e sana, ed è indispensabile seguirne l’alimentazione quotidianamente. I pasti devono essere serviti a temperatura ambiente, così da evitare eventuali problemi digestivi. Naturalmente è possibile scegliere un’alimentazione casalinga, servirsi di cibi fatti in casa: carne o pesce fresco con riso e formaggi. Sono assolutamente da evitare i cibi troppo conditi o speziati, gli avanzi dei nostri pasti e i dolci.
Se si preferiscono cibi in scatola, sia umidi sia secchi, molti sono i prodotti creati appositamente per questi animali, che possono fornire tutti gli elementi nutritivi indispensabili per la crescita e una perfetta salute. Non è sbagliato alternare le due tipologie di alimentazione, scegliendo quindi una dieta mista, ma prestando particolare attenzione a non esagerare con la quantità dei cibi.
Non pochi sono i danni causati da una cattiva alimentazione, per cui è importante nutrirlo al meglio così da evitare problemi digestivi e di alimentazione, come ad esempio i vermi.