Il gatto viverrino, nome scientifico prionailurus viverrinus, è un felino appartenente alla famiglia Felidae: è comunemente chiamato anche gatto pescatore.
Si tratta di un felide di media grandezza: è lungo circa 70-80 cm per un peso che oscilla tra gli 8,5 e i 12, 5 kg; la coda non supera i 30 cm. La testa ha una forma allungata, le orecchie sono piccole e tonde, le zampe lunghe; i piedi anteriori sono palmati e può camminare tenendo le dita aperte a ventaglio, cosa che gli consente di muoversi su terreni paludosi.
Il mantello è morbido e poco lucente, di colore grigio, bruno sul dorso e più chiaro sul ventre; vi sono, inoltre, piccole macchie nere di diversa grandezza poste sui fianchi e sul dorso, e strisce trasversali sulle zampe. In natura, questo felide raggiunge 12 anni di vita.
In molti hanno tentato di addomesticare il gatto viverrino, desiderosi di averlo come animale da compagnia: in realtà, si tratta di un’impresa piuttosto difficile e, in genere, l’animale continua ad avere un carattere selvatico e irascibile, mostrandosi particolarmente aggressivo. La popolazione dei gatti viverrini sembra essere a rischio, e negli ultimi 28 anni pare sia diminuita del 50%. Tra le minacce: l’inquinamento, la distruzione del proprio habitat naturale e non ultimo l’insediamento dell’uomo.
Distribuzione e Habitat
Il gatto viverrino è diffuso maggiormente in Asia: vive nel Nepal, nel Pakistan, in Birmania, in Thailandia, nella Cina meridionale, in Indocina e in tutta la penisola malese; nella penisola indiana si trova solo sulla costa del Malabar, fino al Capo Comorin mentre vi sono diversi esemplari nella pianura del Gange, nel Bengala, a Sumatra e sulla costa settentrionale e quella occidentale di Giava.
Come habitat, predilige le grandi foreste; spesso vive tra i canneti e le graminacee, fiancheggianti i corsi d’acqua e gli acquitrini. Nell’Himalaya si trova fino a 1500 m di altitudine.
Abitudini e Alimentazione
Il gatto viverrino ha abitudini sia diurne sia notturne; a detta di diversi studiosi, si tratta di un felide irascibile che non evita incursioni nei villaggi, portando via con sé tutto quello che trova. E’ un buon arrampicatore, molto agile, ma preferisce restarsene a terra soprattutto per la caccia.
L’appellativo di gatto pescatore deriva dalla sua abilità di afferrare i pesci con una zampata, standosene accovacciato agli argini dei corsi d’acqua. In passato, si credeva che catturasse animali acquatici, tuffandosi direttamente in acqua. Si ciba principalmente di pesci e di molluschi d’acqua dolce, ma anche di rane e piccoli rettili.
Riproduzione
A quanto pare, della vita riproduttiva del gatto viverrino si sa ben poco: alcuni studiosi ritengono che la stagione degli amori vada da marzo a maggio, e che la femmina partorisca circa 2 cuccioli, dopo una gestazione della durata di circa 63 giorni. Come nido, pare che scelga gli incavi di alberi o apposite tane. Il manto dei piccoli non differisce da quello degli adulti; dopo un mese e mezzo dalla nascita, i gattini sono già in grado di sguazzare in acqua e poco dopo a nutrirsi di carne.