La Globicephala macrorhynchus, comunemente detta Globicefalo di Gray, è un mammifero marino appartenente alla famiglia Delphinidae che vive nell’oceano Atlantico, Pacifico e Indiano. Questi mammiferi preferiscono acque tropicali e sub-tropicali e non vivono in zone dove l’acqua è più fredda, come l’Oceano Artico.
Questi delfinidi si possono incontrare nelle acque profonde in prossimità dei vari continenti ma anche nelle zone costiere. Preferiscono le acque tropicali e subtropicali a profondità di circa 600 metri.
Il globicefalo di Gray sono mammiferi neri con strisce grigie o bianche in prossimità della gola e sul petto. Sono delfinidi dalla forma allungata (possono essere lunghi tra i 4 e i 6 metri complessivi) e muniti di denti. La loro sella è di colore grigio intorno alla pinna dorsale e il loro capo possiede una prominente sporgenza. Questi animali posseggono un piccolo muso a becco e sottili pinne. Il maschio di questo globicefalo possiede pinne corte ma ben più grandi di quelle possedute dalle femmine.
I globicefali di Gray sono animali nomadi e sociali che si spostano prevalentemente durante la notte. Questi animali sono conosciuti per costituire forti legami di gruppo per ciò che concerne le femmine (più frequentemente imparentate) mentre i maschi vagano da gruppo a gruppo. All’interno del gruppo, le femmine più anziane, anche se non allevano più prole, possono essere utili per le informazioni che sono in grado di dare al gruppo. Durante il giorno questi delfinidi riposano e tendono a non viaggiare e socializzare granché. Si presuppone che, essendo animali notturni, siano maggiormente attivi e sociali durante le notte (arco di tempo entro il quale si nutrono).
Questi animali marini si nutrono principalmente di cefalopodi, ma non disdegnano piccoli pesci. In complesso, al giorno, un esemplare adulto consuma circa 45 chilogrammi di cibo ed è in concomitanza dell’alba e del tramonto che si svolgono le immersioni per andare alla ricerca di cibo.
I globicefali di Gray comunicano visivamente, fisicamente e acusticamente tra di loro. La comunicazione uditiva è costituita da fischi e scatti emessi vocalmente, mentre quella fisica si compone di schiaffi fatti con la coda e tocchi. Le madri comunicano fisicamente con i piccoli, spingendoli verso la superficie e rimangono in stretto contatto fisico con la prole fino a che non avviene la crescita.
L’accoppiamento avviene quando i gruppi femmine incontrano maschi, per lo più tra luglio e agosto. Le femmine sono le uniche a prendersi cura dei cuccioli che nascono dopo 15 mesi di gravidanza. Ogni femmina avrà una gestazione ogni 7 anni e nell’arco della vita partorirà al massimo 4 o 5 piccoli.
Lo svezzamento dei piccoli viene raggiunto entro i 24 mesi ed entro i 3 anni possono disperdersi ed essere indipendenti dalla madre.
Le giovani femmine diventano mature sessualmente in 7 ai 12 anni mentre i maschi lo diventano in 7-17 anni. I maschi raramente rimangono all’interno dello stesso gruppo dopo aver raggiunto la maturità sessuale, si è riscontrato che gli esemplari di sesso maschile passano da gruppo a gruppo per tutta la vita.
Le femmine si riproducono fino all’età di 40 anni, età entro la quale sperimentano la menopausa. I maschi possono riprodursi fino al momento della loro morte, che normalmente avviene tra i 40 ei 50 anni di età. Le femmine sono più longeve rispetto ai maschi e ci sono state notizie di esemplari di sesso femminile che hanno raggiunto anche oltre 60 anni.