Il gufo comune

Gufo-comuneIl gufo comune, anche chiamato col nome di asio otus, è un uccello dell’ordine degli strigiformes, appartenente alla famiglia delle strigidae.

Insieme alla civetta, è uno dei tipici esemplari che popolano la notte. Raggiunge in media una lunghezza che va dai 33 ai 40 cm con un peso che oscilla tra i 178 e i 435 g, mentre l’apertura alare è di circa 90 cm. Le parti superiori del corpo assumono una colorazione tendente al marrone, con qualche macchia più scura sulle piume, mente quelle inferiori hanno sfumature che vanno nel giallo-ocra, e striature di colore nero.

La testa è piuttosto grande, di forma rotonda, ma infossata nella parte anteriore, mentre gli occhi, aventi un’iride arancione, si trovano in due incavi definiti dischi facciali. Vicino alle orecchie vi sono due ciuffi di piume, a volte dritti altre abbassati, che però non hanno nulla a che vedere con l’apparato uditivo, che tra l’altro è molto sviluppato. Il becco è ricurvo, simile ad un uncino, di colore grigio-nero e non eccessivamente lungo, le zampe sono alquanto tozze, ricoperte di piume e terminano con dei forti artigli.

Diffusione ed Habitat

Il gufo comune vive principalmente nel Nordamerica, in Europa ed in Asia; predilige le zone boscose in cui vi trascorre le ore diurne, mimetizzandosi, ma anche le radure e i campi coltivati che visita principalmente di notte. Qualche volta, è possibile avvistarlo anche nei pressi dei centri urbani, magari appollaiato su cartelli stradali o bassi muretti.

Alcuni migrano durante l’inverno verso sud, ovvero verso il Messico, l’Egitto e l’India, ritornando nella loro usuale zona di diffusione la primavera successiva.

Abitudini e Alimentazione

Si tratta di una specie dall’indole schiva che durante il giorno dorme appollaiato su qualche albero, cacciando soprattutto al crepuscolo e nel corso della notte. Nella stagione invernale, non è raro che alcuni esemplari si radunino negli stessi posti, chiamati roost: spesso è possibile osservare anche più di venti gufi su uno stesso albero. Si pensa che la creazione di questi rifugi comuni abbia uno scopo difensivo.

Il gufo comune si nutre principalmente di piccoli roditori, ma anche di uccelli che abbiano all’incirca le dimensioni di un passero; di tanto in tanto si cibano anche di pipistrelli, rettili, anfibi.

Riproduzione

Il periodo riproduttivo inizia intorno al mese di marzo o di aprile: esso è preceduto da un periodo di corteggiamento in cui il gufo si esibisce in un canto simile ad un ululato, di intonazione grave, emesso soprattutto dal maschio.

Il gufo comune non costruisce il nido, piuttosto utilizza quelli abbandonati dagli altri uccelli, in particolare dai corvidi.

La femmina depone dalle 6 alle 9 uova di colore bianco, che schiudono dopo più o meno 30 giorni  d’incubazione, a cui il maschio non partecipa. I piccoli appena nati sono rivestiti da candide piume e abbandonano il nido dopo circa 20 o 25 giorni, solo dopo aver acquisito la capacità di volare. E’ stato appurato che tra i gufi vi sono degli esemplari più giovani che aiutano la coppia durante l’allevamento della prole.

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