La Panthera leo, comunemente conosciuta come leone, è un mammifero appartenente alla famiglia dei felidae e alla sottofamiglia delle Pantherinae che vive in Africa e in Asia meridionale (nella foresta di Gir).
I leoni possono raggiungere una lunghezza media che varia tra 1,7 e 2,5 metri, con la coda di 0,9 – 1,1 metri. Il loro peso medio è di 180 chilogrammi, mentre quello di una leonessa è di 125 chilogrammi. Anche il cranio del maschio è più grosso di quello della femmina e quest’ultima ha un mantello uniforme bruno fulvo, mentre il maschio ha il capo circondato da una folta criniera di protezione.
Unico tra i felidi, il leone forma gruppi sociali molto stretti, che durano per lungo tempo. I branchi di femmine sono formati da 4 a 6 adulti imparentati fra loro e dalla loro prole. Le femmine partoriscono tutte nello stesso periodo e allattano tutti i piccoli indifferentemente. Il branco occupa un’area familiare e i membri cooperano alla caccia di grosse prede come zebre, gnu, impala e bufali. Da soli, i leoni cacciano piccoli roditori, lepri e rettili. Il maschio adulto vive da solo o con 2 o 3 individui, con cui non ha nessun legame, o con 4 o 5 individui imparentati con lui (provenienti dallo stesso branco). Una coalizione difende un’ampia zona e i suoi membri hanno il diritto di accoppiarsi con i branchi di femmine che vivono all’interno del loro territorio. Queste condizioni durano 2, 3 anni.
I leoni spendono molto del loro tempo riposando e sono inattivi per circa 20 ore al giorno. Anche se questi felidi possono entrare in azione in qualsiasi momento, la loro attività in genere ha picchi dopo il tramonto, con esplosioni intermittenti durante le ore notturne fino all’alba, quando la caccia prende spesso inizio.
È frequente che giovani esemplari di leonesse si intrattengano nel “gioco della lotta” per sviluppare abilità venatorie. La lotta aiuta a decidere il ruolo della leonessa: se sarà fra le battitrici che spingono la preda verso le cacciatrici o se sarà fra quest’ultime a tendere l’imboscata e a uccidere. Il gioco aiuta anche a stabilire lo stato sociale all’interno del branco.
La maggior parte delle leonesse sono in grado di riprodursi dopo i 4 anni di vita e la gestazione dura 110 giorni, in seguito alla quale viene messa al mondo una cucciolata composta da 1 a 4 cuccioli. Lo svezzamento avviene dopo sei o sette mesi dalla nascita e i leoni maschi raggiungono la maturità a circa 3 anni di età. A 4 o 5 anni sono in grado di mettere in discussione l’autorità del maschio dominante. L’aspettativa di vita di un leone è di 10 anni, 15 al massimo, se non sono stati gravemente feriti.
Il leone asiatico (Phantera leo persica) sopravvive solo nella foresta di Gir, nel nord-ovest dell’India, con una probabile popolazione di 200, 300 individui. È più piccolo del leone africano, ha una piega di pelle lungo la parte centrale del ventre e il maschio ha una criniera più corta. Anche il branco del leone asiatico è più piccolo di quello africano e, di solito, è costituito da 2 famiglie imparentate fra loro e dalla loro prole.