Il leopardo

leopardoLa panthera pardus, comunemente chiamata leopardo, è un mammifero appartenente alla famiglia dei felidae che popola l’Asia occidentale, centrale, meridionale, orientale e sud-orientale e l’Africa.

Il leopardo appartiene alla più piccola delle quattro famiglie di “grandi felini” del genere panthera. Rispetto ad altri membri dei felidi, ha le gambe relativamente brevi e un lungo corpo dallo spesso scheletro. È, in apparenza, simile al giaguaro, ma è più piccolo e più esile. Il leopardo, come il giaguaro, è un’animale maculato: possiede chiazze e macchie nere uniformi sugli arti e sul corpo, rosette con il centro più chiaro sul corpo, uno sfondo chiaro sulla parte ventrale e la coda anellata.

Il leopardo è un’animale dalla stazza molto variabile: la sua lunghezza varia tra 0,9 e 1,9 metri, con la coda di 60-110 centimetri. Un esemplare adulto può pesare tra i 37 e i 90 chilogrammi. La sua grande testa è munita di robusti muscoli mascellari, adatti ad afferrare, uccidere e smembrare la preda. Anche il garrese e gli arti anteriori sono molto muscolosi e servono all’immobilizzazione della vittima.

Come molte specie di felidi e di altri mammiferi, anche i leopardi possono manifestare il fenomeno del melanismo. A conseguenza di questa mutazione genetica, la pelle e la pelliccia di questi esemplari contengono grandi quantità di un pigmento scuro (la melanina), che li fa apparire di un colorito nerastro. Maggiormente diffusi nelle fitte e umide foreste, i leopardi melanici, conosciuti come “pantere nere”, erano considerati una specie a parte e la quasi invisibilità delle rosette e delle macchie traeva in inganno coloro che li avessero osservati. Quando vive nel deserto, il leopardo è giallo chiaro, mentre quando vive nelle praterie il mantello è di un giallo più scuro.

Il successo della specie in natura è, in parte, dovuto al suo opportunistico comportamento di caccia, alla sua adattabilità a svariati habitat, alla capacità di correre velocemente raggiungendo i 58 km/h, all’ineguagliabile capacità di arrampicarsi sugli alberi e alla sue doti furtive, che gli permettono di nascondersi perfettamente nel proprio habitat. Il leopardo consuma qualsiasi animale a cui possa dare la caccia e sia in grado di catturare e il suo habitat spazia dalla foresta pluviale ai terreni desertici. Il leopardo è, inoltre, in grado di adattarsi alla presenza umana e caccia fino a pochi chilometri dalle grandi città, riuscendo a sopravvivere nonostante le numerose minacce.

Questo felide è un provetto arrampicatore e, grazie alla sua forza, è in grado di trascinare sugli alberi le proprie prede, per mangiarle immediatamente o nasconderle per poi consumarle successivamente. È capace di mangiare sui rami in maniera indisturbata e la carne viene messa in salvo dai potenziali attacchi di iene e sciacalli.

Pochi felidi selvatici hanno un aspetto più vario, una scelta delle prede e una distribuzione geografica più ampie del leopardo. La sua dieta comprende piccoli animali come gli scarabei stercorari e grossi mammiferi come le antilopi. Una preda di grosse dimensioni può fornire cibo sufficiente per 2 settimane, ma, solitamente, il leopardo caccia ogni 3 giorni e una femmina con i cuccioli lo fa con frequenza doppia.

La cucciolata media è di 2 piccoli, che nascono dopo un periodo di gestazione di 90-105 giorni. I cuccioli vengono accuditi dalla madre, sono svezzati a 3 mesi e restano con lei fino 1 anno o più, mentre i fratelli possono rimanere assieme anche più a lungo. La vita media di un leopardo in libertà è stimata tra i 7 e i 10 anni, ma in cattività questi animali possono raggiungere anche più di 20 anni.

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