Il Nycticebus pygmaeus, comunemente chiamato lori lento pigmeo, è un primate appartenente alla famiglia Lorisidae che popola il Vietnam, il Laos, la Cambogia orientale e le regioni limitrofe della Cina meridionale.
Questi animali vivono nelle foreste pluviali, in boschetti di bambù e nelle foreste di sempreverdi e latifoglie (stanziandosi nella parte alta degli alberi) ad altitudini di anche 1500 metri sopra il livello del mare.
La loro pelliccia risulta di colore marrone chiaro o rossastro ma il sottopelo può essere bianco o grigio con dei disegni più chiari e scuri: questi animali posseggono dei cerchi intorno agli occhi e delle strisce dorsali a partire dal capo fino alla fine della schiena. Durante l’inverno la colorazione di questi disegni si fa di colore grigio e questo mutamento serve durante il periodo freddo per la mimesi in assenza di una grande quantità di foglie sugli alberi.
Questi primati posseggono occhi dalla visione stereoscopica con uno strato riflettente che ne migliora la visione notturna; sono privi di coda e muniti di unghie su ogni dito delle mani e dei piedi (che vengono utilizzati come mani).
Il lori lento pigmeo misura tra i 15 e i 25 centimetri di lunghezza con un peso compreso tra i 120 e i 500 grammi (in media 400 grammi). I maschi sono generalmente più grandi delle femmine e gli esemplari di questa specie sono in grado di ritardare la crescita in caso le condizioni ambientali siano sfavorevoli.
I lori lenti pigmei sono in grado di produrre una tossina attraverso le ghiandole sudoripare situate in prossimità dei gomiti. Questi animali, solitamente, leccano queste secrezioni ghiandolari quando sono tesi o in allarme e il loro morso può risultare, perciò, molto pericoloso potendo causare ad un uomo anche lo shock anafilattico.
Questi primati sono notturni e usano tutte e 4 le zampe per spostarsi tra gli alberi utilizzando tanto le mani quanto i piedi per funzioni prensili. I lori lenti pigmei vivono quasi esclusivamente sugli alberi, tranne in rare occasioni, in risposta a potenziali predatori.
Durante i mesi invernali, questi mammiferi sono in grado di entrare in uno stato di torpore e di sopravvivere grazie al consumo delle riserve di grasso immagazzinate. I lori lenti pigmei sviluppano depositi di grasso aumentando la loro alimentazione e scegliendo cibi più ricchi di calorie nelle ultime settimane dell’autunno. In generale, comunque, si nutrono soprattutto di insetti, parti di alberi, frutta e bambù.
Questi animali si riproducono una volta ogni 12/18 mesi e le femmine diventano feconde tra luglio e ottobre. La gravidanza dura circa 6 mesi e al suo termine vengono partoriti 1-2 cuccioli (in genere durante i mesi invernali). I cuccioli nascono completamente formati, muniti di pelliccia e con gli occhi aperti e vengono allattati per circa 5 mesi, anche se in alcuni casi lo svezzamento può richiedere fino a 8 mesi. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 9 mesi, mentre i maschi a 18-20 mesi di età.
Questi primati sono poligami e un solo maschio può accoppiarsi con diverse femmine presenti sul proprio territorio. Nel periodo degli amori i genitali, sia dei maschi che delle femmine, si ingrossano e gli esemplari di sesso maschile marchiano il territorio imponendo la loro dominanza (più marcano il territorio più risultano forti e appetibili per l’accoppiamento). In cattività, i lori lenti pigmei sono in grado di riprodursi anche fino a 14 anni di età e la loro vita media è di circa 20 anni in questo stato.