Il marasso

marassoIl marasso, anche conosciuto col nome di vipera di berus, è un serpente appartenente alla famiglia delle Viperidae.

Il marasso è un ofide di medie dimensioni: di solito, misura circa 60 cm di lunghezza mentre alcuni esemplari provenienti dai paesi scandinavi possono raffi ungere anche il metro di lunghezza. Possiede un corpo abbastanza grosso, di forma tubolare; la testa è triangolare e distinta dal resto del corpo, il muso schiacciato, la pupilla è ellittica. Il colore della livrea è marrone con un motivo a zig-zag più scuro su tutta la schiena; il ventre è più chiaro, solitamente grigio o bianco, mentre lungo i fianchi sono presenti delle macchie circolari.

Il dimorfismo sessuale non è particolarmente accentuato: solitamente le femmine sono appena più grandi dei maschi e mostrano una colorazione meno marcata sul dorso.

Il suo morso non è pericoloso per l’uomo, poiché la quantità di veleno iniettata non è in grado di provocare gravi conseguenze, tuttavia è importante intervenire tempestivamente soprattutto nei soggetti allergici; pur non essendo letale, il morso del marasso è molto doloroso.

Diffusione e Habitat

Il marasso è particolarmente diffuso nell’Europa settentrionale, compresa la Scandinavia e la Gran Bretagna; è presente anche nelle regioni dell’est europeo come l’Albania, la Bulgaria e la Grecia, mentre in Asia si trova nella Corea del Nord, in Cina e in Mongolia.

Nel nostro paese abita tutte le regioni settentrionali e centrali, dove si spinge anche fino ai 3000 metri di altitudine. Come habitat ideale sceglie brughiere, pascoli alpini, paludi e boschi; vive in zone umide, nei pressi di corsi d’acqua, essendo anche un abile nuotatore.

Abitudini e alimentazione

Il marasso è tendenzialmente una specie diurna, ma preferisce restarsene nella propria tana se le temperature sono troppo alte, e uscire a cacciare al calar del sole. Durante la stagione invernale, l’ofide va in letargo, la cui durata dipende dalla regione in cui l’esemplare vive: in Svezia ad esempio, il letargo si protrae anche per 9 mesi e spesso alcuni soggetti non sopravvivono.

Trattandosi di animali a sangue freddo e non riuscendo a termoregolare la propria temperatura corporea, amano trascorrere gran parte della loro giornata distesi al sole, con il corpo appiattito per assorbire calore.

L’ofide si nutre principalmente di piccoli mammiferi, uccelli e anfibi, ma in genere la loro dieta dipende dalle disponibilità del territorio in cui vivono.

Riproduzione

La maturità sessuale avviene a 4 anni per i maschi e un anno più tardi per le femmine. La stagione degli amori coincide con la fine del letargo e l’inizio della primavera: in questo periodo, i maschi cercano di accoppiarsi con più femmine possibili, finendo col lottare per conquistare la compagna scelta.

La gestazione dura circa due mesi, al termine della quale verranno alla luce i piccoli: se il parto avviene a basse altitudini, nasceranno all’incirca 10 cuccioli, se avviene in montagna, il numero dei piccoli sarà compreso tra 4 e 6. Le femmine si riproducono una volta ogni due tre anni così da immagazzinare sufficienti riserve di grasso per portare avanti la gravidanza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *