Il martin pescatore

Martin-pescatoreIl martin pescatore è un uccello coraciforme, appartenente alla famiglia degli alcedinidi, conosciuto anche col nome di uccello di Santa Maria.

Si tratta di un animale di piccole dimensioni, raggiunge una lunghezza compresa fra i 17 ed i 25 cm, con un’apertura alare di circa 26 cm ed un peso che va dai 26 ai 46 g. Il corpo si presenta tarchiato e dalla forma arrotondata, la coda è piuttosto corta mentre il becco è lungo. Il colore delle sue piume è decisamente particolare: il dorso assume una colorazione azzurrina, le zampe sono di un rosso intenso, le ali e la coda sono tendenti al blu scuro, alcune penne sulla nuca sono bianche, mentre il ventre è color bruno e arancio.

Parlando di dimorfismo sessuale, nel maschio il becco è totalmente nero, mentre nella femmina lo è solo la punta, la mandibola è marrone.

Diffusione ed Habitat

Il martin pescatore è diffuso per lo più nell’ l’Europa centrale e meridionale, nell’Asia centro-meridionale e gran parte dell’Africa. Preferisce stanziarsi in luoghi in cui vi sono fiumi e ruscelli a corso lento, o anche laghi, canneti, estuari, paludi e bacini artificiali. L’esemplare è in grado di vivere anche in zone urbanizzate, a patto che la limpidezza delle acqua resti intatta.

Abitudini

Si tratta di un uccello diurno e solitario, che dedica le proprie giornate alla ricerca di cibo: si pone su rami da cui osserva probabili prede. Ha un volo veloce e breve, che rasenta l’acqua. È molto territoriale e per allontanare gli intrusi dalla propria zona, gli basterà volare accanto all’ospite indesiderato, mostrarsi di profilo per mettere in evidenza il forte becco e arruffando le piume del capo. Qualche volta, si esibisce in feroci combattimenti in aria in cui cerca di far soccombere l’avversario, spingendolo in acqua.

Il martin pescatore emette in volo un fischio corto ed acuto.

Alimentazione

L’uccello si nutre soprattutto di pesciolini e di granchi, ma anche di insetti acquatici come le libellule e le loro larve. Avendo una vista molto sviluppata, individua la preda dal suo punto di osservazione e si tuffa dal ramo, catturandola col becco. In seguito, il martin pescatore ritorna al proprio punto d’osservazione e, se si tratta di un pesce piuttosto grande, inizierà a sbatterlo ripetutamente contro il ramo tenendolo per la coda, con lo scopo di stordirlo o ucciderlo.

Riproduzione

Il periodo dell’accoppiamento si aggira intorno al mese di marzo e aprile, periodo in cui la coppia si mette alla ricerca di un luogo atto alla nidificazione. In genere, il martin pescatore predilige cunicoli scavati in argini sabbiosi, e sia il maschio che la femmina si occupano della creazione del nido che va avanti per circa tre settimane. Sono soliti riutilizzare lo stesso nido anche per le covate successive, ma lo abbandonano se si accorgono che esso ha subito una qualche modificazione.

Le uova vengono deposte tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio, da esse i piccoli nascono dopo circa quindici giorni e vengono nutriti da entrambi i genitori. 

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