Il Lates niloticus, comunemente detto pesce persico del Nilo, è un pesce d’acqua dolce della famiglia Latidae che è diffuso in tutta la regione etiope dell’Africa. Questi pesci vivono in tutti i bacini idrografici tra cui il Nilo, il Ciad, il Niger, il Senegal e il Volta.
Il persico del Nilo preferisce le acque tropicali, con una temperatura di circa 27°. In queste acque, questi pesci sono in grado di raggiungere grandi dimensioni e prosperano in gran numero. Gli adulti di questa specie di pesci popolano indistintamente fiumi e laghi da una profondità di 10 a 60 metri.
Il persico del Nilo è un pesce di colore argento con sfumature blu, ha gli occhi neri con un anello color giallo intorno sull’esterno. Gli esemplari mediamente pesano dai 2 ai 4 chilogrammi ma sono stati catturati individui che arrivano anche ad oltre 200 chilogrammi; il più grande mai catturato pesava 232 chilogrammi. Questi pesci di acqua dolce hanno una lunghezza media compresa tra gli 85 e i 100 centimetri ma possono crescere fino a 2 metri. Le femmine sono, genericamente, più grandi rispetto ai maschi.
La dieta del persico del Nilo è costituita da altri pesci, insetti, crostacei e molluschi. Il tipo di prede ingerite da questo pesce dipende dalle sue dimensioni e dalla disponibilità nell’habitat. I giovani persici del Nilo mangiano copepodi, gamberetti, piccoli pesci, gasteropodi e bivalvi, mentre i pesci adulti, vivendo in acque più profonde, mangiano maggiormente ciclidi (che costituiscono il 95% della loro dieta). Questi latidi mangiano, saltuariamente, anche lumache, molluschi e insetti. Quanto più cresco, più cacciano prede grandi. Mentre quelli che non superano gli 80 centimetri di lunghezza si nutrono di esseri più piccoli, quelli che superano tali dimensioni si nutrono di altre specie più grandi.
Il pesce persico del Nilo agisce come un grande predatore nel suo habitat naturale e negli ambienti nei quali viene introdotto. L’introduzione del persico del Nilo nel lago Vittoria ha causato gravi problemi ecologici. La ricchezza e la diversità delle specie endemiche di ciclidi è in rapido declino. Oltre 300 specie autoctone sono già state spinte all’estinzione a causa dell’alimentazione del pesce persico del Nilo.
Questi latide possiede dimorfismo sessuale. I maschi hanno un’apertura singola e unica per espletare le funzioni anali e uretrogenitali appena anteriormente alla pinna anale, mentre le femmine hanno un orifizio anale separato dall’apertura genitale. Questi pesci di acqua dolce diventano maturi sessualmente entro i 3 anni di vita e i maschi dominano il rapporto tra i sessi quando gli esemplari non superano gli 80 centimetri di lunghezza. Quando gli esemplari superano gli 80 centimetri di lunghezza sono le femmine a diventare dominanti nel rapporto tra i sessi.
L’ovulazione per questi pesci avviene in primavera, quando la temperatura dell’acqua aumenta. La deposizione delle uova, solitamente, viene effettuata in luoghi protetti e riparati ma può verificarsi anche in acque aperte.
L’accoppiamento si incrementa tra marzo e giugno e un esemplare può dare la vita in media a 9.000.000 di figli (da 3.000.000 a 15.000.000 di piccoli per esemplare).
La crescita del pesce persico del Nilo è molto veloce durante il primo anno. Il tasso di crescita diminuisce poi durante il secondo, terzo, quarto e quinto anno di vita.
Il pesce persico del Nilo vive fino all’età di 16 anni e sussiste un tasso più alto di mortalità per i maschi rispetto alle femmine.