Il pinguino saltarocce

Pinguino SaltarocceIl pinguino saltarocce, dal nome scientifico Eudyptes chrysocome, è un uccello appartenente alla famiglia Spheniscidae e al genere Eudyptes che popola le isole meridionali dell’oceano atlantico, come ad esempio le isole Falkland. Questa specie di pinguini è tra quelle che si spingono più a nord rispetto alle altre.

Questi pinguini vivono sui litorali rocciosi creando il nido tra grandi ciuffi di vegetazione. Sono dei pinguini relativamente piccoli e misurano circa 55 centimetri di altezza pesando 2,5 chilogrammi in media. Questi uccelli riescono a stare in piedi e le loro gambe sono molto corte e lontane dal tronco.

Il piumaggio dei pinguini saltarocce è impermeabile ed è composto di piume che in media misurano 2,9 centimetri di lunghezza di colore bianco sul ventre e bluastro-nero sul dorso. La testa è ricoperta di piume di color giallo brillante sulla fronte e queste si estendono lungo i lati del volto a formare un lungo sopracciglio colorato, mentre la parte superiore della testa è cosparsa di piume nere che rimangono dritte a formare una sorta di corona. Le ali sono forti, rigide e strette e vengono utilizzate durante le immersioni. Gli occhi di questi uccelli sono molto piccoli e spesso assumono una coloritura rossastra. I pinguini saltarocce riescono a mantenere una temperatura corporea calda grazie ad uno strato di grasso sottocutaneo ben sviluppato che favorisce un sistema di mantenimento del calore anche in acque fredde.  

I pinguini saltarocce sono solitamente monogami e si richiamano con delle emissioni di suoni particolari che vengono riconosciute dal partner. Dopo l’accoppiamento, che avviene in massa dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate, la femmina depone 1 o 2 uova. Il primo uovo è solitamente più piccolo del 25 – 50% rispetto al secondo e può andar perso anche se ha le stesse capacità di sviluppo del secondo. Non è raro che a una covata venga aggiunto un terzo uovo appartenente ad altre femmine (in pratica una coppia di pinguini saltarocce può adottarlo).

In seguito alla deposizione delle uova è il maschio a covarle per i seguenti 4 mesi che precedono la schiusa. Durante il periodo di cova il maschio viene alimentato dalla femmina che gli conduce il cibo una volta pescato, nel caso la femmina non torni il maschio è in grado di produrre il “latte di pinguino” rigurgitando sostanze dal proprio apparato digestivo per accudire il piccolo appena nato.

Essendo animali molto socievoli è raro vederli da soli, si spostano frequentemente in gruppo e dopo il periodo di accoppiamento alla fine dell’estate abbandonano le coste per trascorrere da 3 a 5 mesi in mare a nutrirsi principalmente di krill, calamari e altri crostacei. Le ali vengono utilizzate dai pinguini saltarocce in maniera esclusiva per il nuoto, infatti questi uccelli marini non sono in grado di volare.  

Durante il sonno i pinguini saltarocce nascondono la testa sotto un’ala e utilizzano il loro richiamo, oltre che per individuare il loro compagno o trovarne uno nuovo, per delimitare il loro territorio. Oltre a emettere vocalizzi, questi uccelli comunicano anche attraverso i movimenti del piumaggio; scuotono il capo e producano un innalzamento delle piume della corona e di quelle gialle sopracciliari al fine di attirare un potenziale compagno che con grande probabilità manterranno per l’intero arco della loro vita che ha una durata media di dieci anni.

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