Il pitone reticolato, nome scientifico broghammerus reticulatus, è uno dei serpenti più lunghi al mondo, appartenente alla famiglia Pythonidae: non è dotato di ghiandole velenifere, pur essendo molto pericoloso.
Il pitone reticolato raggiunge una lunghezza che va dai 4,5 ai 9,5 m per un peso di 140 kg: il corpo è sottile e non molto massiccio. La livrea è di colore giallo, caratterizzata da particolari disegni neri sul dorso, simili a un reticolo (da qui il nome) che gli permette di mimetizzarsi nella natura, nascondendosi da eventuali nemici o cogliendo di sorpresa la propria preda.
Le fosse labiali sono munite di recettori termici, che consentono all’animale di percepire la presenza di animali a sangue caldo; il capo è allungato e il muso ha forma arrotondata.
Si tratta di una specie a rischio di estinzione, poiché negli ultimi decenni le aziende agricole dei paesi asiatici hanno iniziato ad allevarli per procurarsi la pelle, molto richiesta nel mercato del pellame.
Distribuzione e Habitat
Il pitone reticolato è originario del sudest asiatico: è possibile trovarlo in Birmania, in Thailandia, nel Laos, in Cambogia, nel Vietnam, in Malesia a Singapore, Indonesia e Filippine.
Abita le foreste pluviali, caratterizzate da climi parecchio umidi; sosta nei pressi di laghi poco profondi, vicino ai boschi e ai pascoli, dove può trovare cibo più facilmente. Non vive mai troppo lontano da specchi d’acqua, dove ama immergersi pur preferendo la terraferma. Costruisce la propria tana nella fitta vegetazione ma qualche volta è stato avvistato anche nei pressi di centri abitati, dove va a caccia di suini, polli, cani, gatti e qualsiasi altro animali incroci lungo il proprio cammino.
Abitudini e Alimentazione
Si tratta di un serpente dalle abitudini crepuscolari: lascia la propria tana al calar del sole, andando alla ricerca di cibo, mentre trascorre le ore del giorno nascosto nella fitta vegetazione della foresta pluviale.
La dieta del pitone reticolato è caratterizzata soprattutto da mammiferi e da animali a sangue caldo, sia di grandi sia di piccole dimensioni: dai topi alle antilopi, nutrendosi persino di coccodrilli; è addirittura in grado di mangiare per intero un essere umano, sebbene i casi di attacchi nei confronti dell’uomo siano molto rari.
Non trattandosi di un serpente velenoso, uccide la propria preda mediante strangolamento, dopo averla colta di sorpresa con un attacco fulmineo: dopo averla uccisa, la ingoia interamente, grazia alla mandibola disarticolata che si allarga per lasciare passare animali di grosse dimensioni. Per digerire il pasto, può impiegarci anche diversi giorni.
Riproduzione
Per il pitone il periodo dell’accoppiamento coincide con la stagione invernale: raggiunge la maturità sessuale intorno al secondo o terzo anno di vita. E’ una specie ovipara: la femmina è solita deporre circa 30 o 50 uova, sotterrandole in buche o ponendole all’interno di alberi cavi.
Il periodo d’incubazione dura, in media, 88 giorni a una temperatura di circa 32°C: la femmina si acciambella sulle uova per far alzare la temperatura. Alla nascita, i piccoli misurano circa 61 cm e da subito possono nutrirsi di animali di media taglia, come topi.