Il polo

polo cavalli

Il Polo è una disciplina equestre tra le più antiche e nobili del mondo: esso da tempo immemore è definito lo sport dei re e il re degli sport. 

Le origini del Polo non sembrano indicare date certe, tuttavia in molti ritengono che questo sport derivi dall’antica disciplina giapponese Dakyu o che comunque provenga dall’Oriente. Probabilmente questa disciplina si è sviluppata tra le popolazioni nomadi, come i Mongoli dell’Asia Centrale, o ancora in Medio Oriente. Addirittura in molti sostengono che in Persia nel 600 a.C. si sia tenuta la prima partita della storia svoltasi tra turchi e persiani. E quindi sarebbe proprio dall’attuale Iran che si sarebbe esteso all’India, alla Mongolia, al Pakistan, al Tibet, alla Cina fino al lontano Giappone. 

Alcune leggende narrano che tra i giocatori del passato vi siano personaggi famosi come Gengis Khan e Alessandro Magno. Tralasciando i vari miti, le ipotesi più veritiere sembrerebbero riguardare la caccia, le battute in cui si inseguiva la preda colpendola con un bastone, o ancora un’origine miliare dal momento che vi è molta similitudine nella gestualità tra i colpi di mazza e i fendenti di spada: si tratterebbe di conseguenza di una naturale evoluzione delle esercitazioni che la cavalleria inglese eseguiva per il suo addestramento.

C’è da dire però che quest’ultima teoria vacilla: gli inglesi hanno appreso il gioco del polo in India dai Manipuri, ed esso molto più antico dell’Impero britannico. La prima partita di polo registrata nella storia fu giocata nel 600 a.C. fra turcomanni e persiani, mentre in Italia il primo torneo di polo si è tenuto nel 1926.

Regole di gioco

Nel polo vi sono due squadre di quattro giocatori ciascuna: l’obbiettivo è quello di spingere una palla di legno con un diametro di 8 centimetri e un peso tra i 120 e i 300 grammi nella porta avversaria, servendosi di una stecca di bambù lunga circa 130 centimetri e dotata sul fondo di una forma cilindrica detta sigaro.

Ogni qualvolta la palla entra nella porta avversaria, le squadre cambiano campo. Ogni partita si svolge in 4, 6 o 8 tempi di 7 minuti ciascuno con una pausa centrale di 5 minuti e pause tra ciascun tempo di 3 minuti; dopo ogni tempo, il cavallo viene cambiato in modo che non si affatichi eccessivamente.

Il gioco si mostra alquanto duro, ma vi sono regole ben precise e molto severe che garantiscono la sicurezza del cavallo e naturalmente del giocatore. Vi sono ben tre arbitri, di cui due in campo e in sella e uno fuori campo. Il terreno misura infatti circa 275 metri di lunghezza e 183 metri di larghezza, mentre le due porte sono caratterizzate da due pali alti 3 metri e distanti tra loro 7,32 metri.

Tale disciplina viene giocata anche in inverno su campi innevati: in questa circostanza, le ferrature dei cavalli sono munite di ramponi antiscivolo, mentre la palla di gioco è un po’ più grande e colorata, così da essere vista senza difficoltà.

Si richiedono cavalli molto agili, scattanti e resistenti; solitamente vengono selezionati equini argentini.

La Coppa del Mondo di polo è la massima competizione internazionale di questo sport per squadre nazionali, ed è organizzata dalla F.I.P. Federation of International Polo.

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