Il Setonix brachyurus, comunemente chiamato quokka, è un mammifero marsupiale appartenente alla famiglia dei macropodi che vive nel sud-ovest dell’Australia, come anche nella Rottnest Island e nella Bald Island.
Sulle isole, il quokka vive in una grande varietà di habitat e, nonostante preferisca luoghi umidi e ricchi di vegetazione, sulla Rottnest Island popola habitat più aspri in cui, durante la stagione secca, la bassa vegetazione arreca poco riparo e l’acqua potabile non è molta. Su quest’isola, data la scarsezza dell’acqua è più alto il tasso di mortalità dei quokka che, invece, sulla terra ferma vivono in zone ricche di vegetazione, in prossimità di paludi o foreste di sclerofille.
I quokka preferiscono come rifugi i cespugli o luoghi protetti dall’ombra dove possono ripararsi dal caldo estivo. Questi mammiferi utilizzano sempre lo stesso rifugio durante l’anno, raramente cambiano abitazione.
Il Quokka è uno dei più piccoli canguri esistenti al mondo; possiede una corta pelliccia dalla colorazione marrone, con le parti inferiori più chiare rispetto a quelle superiori. Le orecchie di questi marsupiali sono corte e arrotondate, il naso è nudo e scuro e la coda è ricoperta da pelo rado e corto. Questi mammiferi pesano in media tra 2,7 e 4,2 chilogrammi e si organizzano in famiglie.
I maschi adulti dominano il gruppo famigliare e creano una gerarchia lineare tra i vari membri. Nonostante la gerarchia che si crea all’interno dei gruppi sia stabile, i maschi adulti durante le calde giornate estive combattono per ottenere i rifugi migliori. La disponibilità dei rifugi è ciò che maggiormente limita la crescita dei gruppi famigliare e della popolazione di quokka. I gruppi, che variano da 25 a 150 individui, possono vivere in territori sovrapposti tra loro soprattutto durante l’estate quando molti dei gruppi famigliari si stabiliscono intorno alle fonti di acqua.
I quokka sono animali che si nutrono durante la notte e si muovono attraverso sentieri creati nella fitta vegetazione e nel sottobosco. Questi animali, quando lasciano i loro rifugi per nutrirsi, consumano, in sostanza, una grande quantità di vegetali.
Questi animali, come molti macropodi, saltano sulle zampe postieri e si spostano velocemente usando la coda come un terzo piede che li favorisce negli spostamenti laterali (cosa che invece i canguri e i wallaby più grandi non fanno). Questi mammiferi sono terrestri ma sono in grado di salire sugli alberi anche per 1,5 metri in caso debbano procurarsi il cibo.
Le femmine di quokka hanno cicli estrali di circa 28 giorni e hanno più estri durante l’anno. In cattività, questi animali, sono in grado di procreare costantemente ma in natura la riproduzione avviene, in particolare, tra agosto e gennaio.
Il periodo di gestazione di questi macropodi è di 26/28 giorni e al parto la madre da alla luce, solitamente, un solo piccolo che viene allevato, con cure costanti, per un anno intero. Il giorno successivo al parto la femmina si accoppia nuovamente per poi porre l’embrione in diapausa. Se il cucciolo partorito e spostatosi nel marsupio dovesse morire entro i primi 5 mesi, l’embrione impiantato appena dopo il parto riprenderà lo sviluppo e nascerà entro 27 giorni. Nel caso, invece, il primo cuccioli sopravvivesse, il secondo embrione andrebbe in degenerazione.
Il piccolo lascia il marsupio entro 175/195 giorni dalla nascita ma può tornare dalla madre nel sacchetto nel caso sia allarmato o senta freddo.
La maturità viene raggiunta dai quokka entro 389 giorni dalla nascita per i maschi, mentre le femmine la raggiungono entro i 252 di vita.
Questi piccoli macropodi riescono a vivere mediamente in natura per 10 anni, che però si dimezzano quando vengono mantenuti in un regime di cattività.