Il serval africano

servalIl Leptailurus serval (in precedenza detto Felis serval), comunemente nominato servalo, serval, serval africano o gattopardo africano, è un mammifero appartenente alla famiglia dei felidae (e alla sottofamiglia dei felini) che popola l’Africa. Originariamente questi animali erano distribuiti su tutto il territorio africano ma attualmente vivono per lo più confinati nell’Africa meridionale, soprattutto nello Zimbabwe e nella provincia di Natal.

Questi mammiferi si trovano comunemente nelle praterie e nei canneti ma possono popolare anche foreste, boschetti, paludi e zone in prossimità di corsi d’acqua. Non è raro incontrarli ad altitudini di oltre 1.400 metri dove gli inverni sono miti e occasionalmente nevica.

I serval africani adulti sono animali longilinei, agili che raggiungono circa i 60 centimetri di lunghezza dalla spalla alla coda per un peso di circa 14 chilogrammi (un massimo di 13 per le femmine e di 18 per i maschi). Le gambe sono molto lunghe e le orecchie ampie e arrotondate, sono i felini più grandi per dimensioni.

Questi felidi posseggono un manto dalle tonalità di colore rame e il lato ventrale, come alcune parti del viso, è bianco. Il mantello dei serval è caratterizzato da macchie e strisce nere che possono variare per dimensione e posizionamento a dispetto dei vari individui. La punta della coda è nera come il retro delle orecchie che però sono unite da striscie bianche. Nonostante siano rari, sono stati osservati degli esemplari melanici di questa specie.

I serval sono animali solitari e solo raramente un maschio e una femmina possono spostarsi insieme per brevi periodi. Questi mammiferi carnivori cacciano per lo più la mattina presto o durante la notte e passano il pomeriggio e spesso anche la notte a riposare. La loro dieta consiste per il 93,5% di piccoli mammiferi, quali ratti, topi e toporagni, per il 5% di uccelli e per il resto di insetti, rane, lucertole e molto raramente di carogne.

I serval sono cacciatori d’agguato e possono restare anche per 15 minuti immobili in attesa di avvistare una preda che, una volta avvistata, verrà agguantata con un balzo in avanti. Per identificare la posizione della preda, i serval muovono le grandi orecchie e le drizzano.

Essendo animali solitari, i serval africani interagiscono con i membri della loro specie solo durante i periodi di accoppiamento, durante l’allevamento e durante la lotta per la predominanza sul territorio. La comunicazione chimica degli adulti è limitato a segnali odorosi emessi dalle urine dalle ghiandole nelle guance.

I serval sono animali poligami e i territori dei maschi si sovrappongono ad aree popolate da diverse femmine. Dopo un periodo di gestazione di 10-11 settimane i servali femmine possono partorire 2 o 3 cuccioli del peso di 250 grammi (il peso raddoppia durante i primi 10 giorni). I piccoli vengono svezzati entro i 5 mesi e i canini permanenti spuntano a 6 mesi. I piccoli restano con la madre per un massimo di 12 mesi per poi abbandonarla e trovare un loro territorio. La maturità sessuale viene raggiunta entro i 18/24 mesi di vita, quando i servali raggiungono la totale indipendenza e autonomia.

I gattopardi africani vivono mediamente 10 anni in natura, anche se il serval africano selvatico più anziano aveva 23 anni alla sua morte. In cattività, questi animali possono vivere in media 22 anni. 

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