Il vombato meridionale dal naso peloso

Vombato Meridionale Dal Naso PelosoIl vombato meridionale dal naso peloso, dal nome scientifico lasiorhinus latifrons, è un mammifero appartenente all’infraclasse dei marsupiali, all’ordine diprotodontia e alla famiglia Vombatidae che popola le praterie e i boschi del sud dell’Australia.

I vombati dal naso peloso del sud sono animali robusti e tozzi muniti di muscoli molto potenti che li favoriscono nello scavo delle loro tane. Questi animali sono lunghi circa un metro e sono plantigradi. Posseggono potenti artigli appiattiti su ogni dito delle zampe posteriori e di quelle anteriori. Il capo è appiattito e stretto ed è munito di orecchie a punta poste sulla sommità. Gli incisivi sono simili a quelli di un roditore e i denti crescono durante tutto l’arco della vita come adattamento alla loro dieta composta da cibi duri. I vombati meridionali dal naso peloso posseggono una pelliccia setosa di vario colore (dal grigio al marrone chiaro) che va a nascondere anche la corta coda. Una pelliccia molto morbida e di colore bianco va ad attorniare e ricoprire il naso (fatto per il quale questo marsupiale ha preso il nome di “vombato dal naso peloso”).

I vombati meridionali dal naso peloso sono erbivori e mangiano principalmente erbe e piante aromatiche anche se durante i periodi di siccità possono nutrirsi anche di steli di cespugli e radici.

Questi marsupiali sono estremamente territoriali e marcano il territorio mediante le feci o sfregando le natiche sugli alberi e il terreno. Non di rado sono stati avvistati esemplari di sesso maschile lottare tra di loro per stabilire la predominanza gerarchica sul territorio e per difenderlo.

I vombati meridionali dal naso peloso sono in grado di scavare tane di grandi dimensioni e per farlo si posizionano sulle zampe posteriori (sedendovici) utilizzando quelle anteriori e i loro artigli per asportare la terra creando cunicoli che possono avere grandezze e lunghezze variabili. Le tane possono avere anche più di un ingresso che solitamente vengono costruiti in prossimità delle zone nelle quali è possibile trovare il cibo. Questi marsupiali, quando escono dalla loro tana, lo fanno muovendosi all’indietro, così da far defluire fuori anche la sporcizia. Gli stessi cunicoli possono essere utilizzati da differenti esemplari e sono stati ritrovati anche 10 di questi vombati all’interno della stessa rete di gallerie.

Durante la stagione degli amori, i maschi risultano aggressivi verso gli altri dello stesso sesso e mordono loro le orecchie, la groppa e i fianchi. Le femmine, quando sono pronte per l’accoppiamento, possono emettere un verso, simile ad un colpo di tosse, per richiamare i maschi. L’accoppiamento avviene all’interno della tana e dopo 21 giorni di gestazione la femmina mette al mondo un solo cucciolo che si sposta nel marsupio per permanervi fino ai 6/8 mesi di età per poi lasciarlo definitivamente entro i 9 mesi. Nonostante i cuccioli abbandonino il marsupio possono continuare l’allattamento fino ai 15 mesi divenendo in grado di riprodursi al completamento dello svezzamento (circa a 3 anni d’età).

Per stabilire la durata media della vita di questi animali è stato necessario seguirne alcuni esemplari durante l’intero corso della loro esistenza data la caratteristica propria di questa specie che riporta una crescita costante dei denti. La vita media di questi animali risulta di circa 14 anni ed è influenzata maggiormente dall’andamento delle piogge (che favoriscono o meno la crescita dell’erba e delle loro fonti di nutrimento) rispetto alla possibilità di predazione in quanto i vombati meridionali dal naso peloso vivono per lo più nella tana e possono facilmente sfuggire ai predatori.

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