L’anguilla appartiene alla famiglia delle Anguillidae: in diverse regioni dell’Italia, alla femmina che raggiunge dimensioni superiori a quelle del maschio, viene attribuito il nome di capitone. La specie è diffusa sia nelle acque dolci che salmastre e marine, in particolar modo del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico.
L’anguilla possiede un corpo allungato, a sezione rotonda, serpentiforme; le pinne sono caratterizzate da raggi molli e quella dorsale ha origine a circa metà della distanza tra l’apice delle pettorali e l’ano. La pelle è squamosa, costituita da scaglie particolarmente piccole e aventi forma ovoidale, e del tutto viscida a causa delle abbondanti secrezioni delle ghiandole mucipare di cui l’epidermide è piena. Il colore varia: può essere verdastro o scuro sul dorso, più chiaro sui fianchi, bianco o giallastro intorno al ventre. Anche il colore degli occhi nonché il loro aspetto sono mutevoli: cambiano in base alla maturità sessuale.
Come accennato, la femmina dell’anguilla raggiunge dimensioni considerevoli: può arrivare a circa 100 cm e a 2 kg di peso, mentre i maschi il più delle volte non misurano oltre i 50 cm e 200 g.
Dove vive?
L’anguilla predilige i fondi melmosi ed è facile trovarla nei pressi di porti che sono in grado di offrire un riparo durante le mareggiate. Una volta adulta, abita tranquillamente sia le acque salate, salmastre che quelle dolci, spostandosi fino a 1.000 metri sopra il livello del mare. Ma non solo: non è raro, difatti, scovarle anche nelle lagune salmastre, nelle foci dei fiumi o addirittura nelle fogne delle città, nei laghi, negli stagni, nelle paludi e finanche nei pozzi.
E’ l’anguilla femmina che sembra gradire questi spostamenti, mentre il maschio preferisce restare nel tratto inferiore dei corsi d’acqua.
E’ senza dubbio in grado di adattarsi a qualsiasi variazione di salinità, temperatura e pressione, tollerando senza eccessivi problemi anche le basse concentrazioni d’ossigeno: addirittura, grazie alla respirazione cutanea resa possibile da un’ampia vascolarizzazione della pelle, è capace di sopravvivere a lungo fuori dall’acqua, purché si tratti di ambienti umidi.
Nelle acque dolci, non ama particolarmente la luce mentre in quelle salata riesce a muoversi anche di giorno, in particolar modo se l’acqua risulta sporca e poco limpida.
Di cosa si nutre?
L’anguilla sembra non avere preferenze in fatto di cibo, mangiando praticamente di tutto: ossia anellidi, molluschi, crostacei, larve di insetti, e alti pesci. E’ chiaro che gli esemplari di dimensioni piccole preferiscono larve di insetti o piccoli crostacei, al contrario quelli di peso superiore gradiscono decapodi, isopodi e anfipodi decisamente più grandi.
Preferisce cacciare soprattutto durante la notte, lasciandosi guidare dall’olfatto e divorando animali sia vivi che morti.
Riproduzione
Il ciclo riproduttivo dell’anguilla, essendo particolarmente complesso, è stato reso noto solo da poco tempo: si è scoperto che la riproduzione avviene solo ed esclusivamente nel mar dei Sargassi. La migrazione inizia dalle acque dolci o salmastre durante la stagione autunnale. Questo loro istinto riproduttivo è così forte ed irrinunciabile che gli esemplari che si trovano in laghi o stagni chiusi, escono dall’acqua e raggiungono il fiume o il mare strisciando come serpenti nella notte.
La deposizione avviene in un’area dell’Oceano Atlantico in cui avviene la deposizione, dopodiché gli esemplari adulti muoiono mentre le larve danno inizio al loro viaggio verso oriente, facilitati dalla corrente del golfo e di quella Nord-Atlantica, raggiungendo dopo circa 3 anni le coste europee e africane.