L’ansia da separazione nel cane

separazione-caneL’ansia da separazione è tra i problemi comportamentali più consueti nel cane: si tratta di una risposta ansiosa che si verifica in quei cani che vengono separati dal proprio padrone o restano soli in casa per qualche tempo.

L’animale non accetta che il capobranco si separi da lui, anche per pochissimo tempo, assumendo un atteggiamento distruttivo che non è un modo per vendicarsi, ma una manifestazione della propria sofferenza. Egli potrà distruggere oggetti, abbaiare ripetutamente, piangere, defecare o urinare in un luogo inappropriato.

Sono stati riscontrati altri sintomi, anche se meno frequenti: parliamo dell’astensione dall’acqua e dal cibo durante il periodo di solitudine, l’intensificarsi dell’attività motoria, della reattività e della vigilanza del cane, depressione, letargia, ancora vomito, diarrea, coprofagia ovvero l’ingestione delle proprie feci, aumento del ritmo cardiaco e respiratorio, comportamenti autolesionisti come lo strapparsi il pelo ed infine atteggiamenti aggressivi.

E’ bene rammentare che questi sintomi vengono associati all’ ansia da separazione se si manifestano solo in assenza del proprietario.  Queste manifestazioni di ansia si presentano subito, ovvero entro i primi 30 minuti dall’uscita del padrone, per poi raggiungere un picco di intensità molto velocemente e diminuire in un lasso di tempo variabile.

La causa sta nell’eccessivo attaccamento dell’animale nei confronti del proprio padrone, ed è ad oggi considerata un vero e proprio disturbo. E’ importante quindi che venga trattata, collaborando con uno specialista in problemi comportamentali che può indicare la giusta terapia: è utile lavorare insieme, individuando il giusto trattamento per il cane, dal momento che ogni singolo caso può essere diverso.

Si può prevenire l’ansia da separazione?

E’ possibile mettere n atto alcuni comportamenti utili per evitare l’insorgere di questo disturbo. Innanzitutto si sconsiglia di salutare il cane quando si sta per uscire: le coccole, le attenzioni che gli vengono rivolte non fanno altro che accrescere in lui il desiderio di non separarsi, senza contare che l’usare una voce rassicurante aumenterà nel cane la sensazione di abbandono. Un altro accorgimento sta nell’ignorare il cane al ritorno: egli cercherà senza dubbio di richiamare l’attenzione su di sé, scodinzolando e girando intorno al padrone. Si consiglia di coccolarlo e salutarlo sono quando si sarà finalmente calmato.

Queste accortezze servono a far capire all’animale che l’uscita ed il rientro sono azioni comuni che avvengono durante la giornata, a cui non deve essere attribuito nessun significato particolare. E’ sbagliato palesare un senso di colpa nel doverlo lasciare da solo, così come riempirlo di attenzioni al ritorno. Seguendo questi consigli, il cane non manifesterà ansia, al contrario attenderà con pazienza il rientro del proprio padrone.

Suggerimenti

Quando si è fuori, è utile lasciare al cane dei giochi con cui può distrarsi e sfogarsi in assenza del padrone, o anche degli ossicini da mordicchiare, ma ricordando sempre di toglierglieli al rientro: in questo modo l’interesse dell’animale verso quegli oggetti rimarrà alto.

Nonostante risulti possibili effettuare da soli questi piccoli accorgimenti, è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista nel comportamento animale: egli potrà senza dubbio affrontare il problema in maniera più corretta, ottenendo veloci e soddisfacenti risultati.

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