L’arvicola delle nevi

arvicola delle nevi L’arvicola delle nevi, nome scientifico chionomys nivalis, è un roditore appartenente alla famiglia dei Cricetidi.

L’arvicola delle nevi raggiunge una lunghezza che varia dagli 11 ai 14 cm, escludendo la coda che è lunga dai 5 ai 7,5 cm; il peso si aggira intorno ai 48 g. La pelliccia è folta e dal pelo lungo di colore grigio chiaro con sfumature giallastre nella parte superiore del corpo, e grigiastre sul ventre; la coda è più chiara rispetto al resto del corpo, ma ugualmente folta. Intorno al naso, l’arvicola delle nevi ha un lungo pelo di circa 6 cm; le zampe posteriori sono lunghe, i padiglioni auricolari sono piccoli e si notano appena nella fitta pelliccia.

Distribuzione e Habitat

L’arvicola delle nevi è attualmente diffusa nelle zone di alta montagna dell’Europa e dell’Asia centrale e occidentale, dai Pirenei alle Alpi, ai Carpazi passando per gli Alti Tatra. In Asia si trova dal Caucaso fino a Israele verso sud e fino al Turkmenistan verso est.

E’ presente al di sopra dei 1000 m; alcuni esemplari sono stati avvistati anche nelle regioni appenniniche: Gran Sasso, Monti della Laga, Majella e Matese; sul monte Bianco è stata ritrovata a 4100 m. Vive nella riserva delle montagne della Duchessa.

Predilige sottosuoli pietrosi, zone detritiche e moreniche con molti anfratti nelle rocce, ma in alcune regioni della Francia vive anche in zone più folte e più ricche di foreste. L’habitat ideale è caratterizzato dalle praterie di alta quota e la si può avvistare anche nelle pietraie, nei cespuglieti e nei boschi non troppo fitti.

Abitudini e Alimentazione

Si tratta di un roditore attivo soprattutto durante le ore del crepuscolo e quelle notturne, ma non è raro avvistarla di giorno sui pendii rocciosi. Vive in piccoli gruppi, in gallerie sotterranee che scava nel terreno: l’arvicola delle nevi non va in letargo, quindi si ripara dalla nave e dal freddo in queste tane caratterizzate da una spaziosa camera e da uno o due depositi di riserve alimentari, dotate anche d’ingressi e uscite. Non è raro, tuttavia, che trovi riparo nelle baite o nei rifugi alpini. Le gallerie, oltre ad essere un riparo contro il gelo, costituiscono anche un rifugio sicuro contro nemici quali l’ermellino, le civette o le poiane.

L’arvicola delle nevi è abbastanza agile, si muove rapidamente e in grado di saltare, di arrampicarsi e perfino di nuotare.

Questo roditore si nutre principalmente di erbe, arbusti e radici: immagazzina scorte di cibo per garantirsi la sopravvivenza. Per conservare le erbe, ad esempio, le secca al sole prima di portarle alla tana. Nel caso in cui, durante l’inverno, il cibo scarseggi, l’arvicola delle nevi scava altre gallerie per cercare resti vegetali.

Riproduzione

Contrariamente alle altre arvicole che danno alla luce fino a 6 cuccioli, quella delle nevi partorisce dai 2 ai 4 piccoli nella propria tana. La madre si prende cura dei figli, accudendoli per circa 20 giorni. Lo svezzamento non dura che pochi giorni e i cuccioli raggiungono la maturità sessuale già a due mesi e mezzo.

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