L’entello (Semnopithecus entellus) è un primate appartenente alla famiglia Cercopithecidae e al genere Semnopithecus che si distribuisce geograficamente nel Kashmir, nel nord dell’India, in Nepal, Bhutan e Tibet a sud dello Sri Lanka, in Bangladesh e da est a ovest verso la valle dell’Indo in Pakistan.
Gli entelli popolano vari tipi di habitat: dalle zone aride, alle foreste pluviali e tropicali di sempreverdi e sono noti per vivere anche nelle città a stretto contatto con gli uomini, come avviene nella città di Jodhpur, in India, che possiede oltre un milione di abitanti di questo genere. Queste scimmie sono bene accette nella città, essendo sacre per gli indiani, e trovano grandi quantità di cibo e riparo anche se possono incorrere in grandi pericoli. I giovani esemplari, infatti, frequentemente, rimangono folgorati utilizzando i cavi elettrici come passaggi per attraversare la città.
Questi primati sono molto resistenti ai cambi di temperatura e riescono a sopravvivere sia al freddo rigido, fino a -7°, sia a temperature molto calde, anche a 46°.
Gli entelli posseggono una pelliccia dal colore grigio bruno, con sfumature rossastre sul dorso e parti di pelliccia bianca sul ventre. I piedi, le mani, il viso e le orecchie sono di colore nero e il volto risulta incorniciato da una folta pelliccia bianca. La coda, generalmente, risulta più lunga dell’interno corpo e possiede la punta colorata di bianca. I neonati nascono di un colore più scuro rispetto agli adulti (nero o marrone) mentre la pelle, chiara da giovani, si scurisce entro i tre mesi di vita in nero.
Esiste un leggero dimorfismo sessuale in quanto i maschi sono più grandi delle femmine pesando 13 chilogrammi a confronto dei 10 di queste ultime; inoltre sono lunghi 64 centimetri mentre le femmine 59 mentre la coda del maschio misura circa 91 centimetri mentre quella delle femmine 86.
Questi primati sono diurni e semi-arboricoli, spendendo 80% del loro tempo a terra camminando a quattro zampe. Gli alberi vengono utilizzati, in primo luogo, per dormire. Vivono in condizioni gerarchiche e il maschio dominante dorme nella posizione più alta, perché è il posto maggiormente sicuro. Direttamente sotto il maschio dominante ci sono le femmine e i loro cuccioli, poi le femmine più giovani, con i maschi ancora immaturi nella posizione più bassa. Il numero degli esemplari di un gruppo varia da 2 a 100 ed essendo principalmente erbivori si nutrono di foglie, frutta e fiori, ma anche di insetti e corteccia d’albero.
Le femmine raggiungono la maturità sessuale in genere a 2,9 anni di età, mentre i maschi dai 5 anni. L’accoppiamento avviene tra luglio e ottobre e il parto tra febbraio e aprile dopo un periodo di gestazione di 200 – 212 giorni, in seguito al quale la femmina mette al mondo un solo cucciolo, raramente due.
Da sei settimane di vita, i cuccioli iniziano a mangiare da soli e lo svezzamento non inizia prima degli 8 mesi completandosi a 13 mesi. I maschi sono costretti a disperdersi prima che diventino sessualmente maturi, mentre le femmine rimangono con il loro gruppo natale. Le madri sono molto protettive nei confronti dei loro cuccioli che spesso rimangono al centro del gruppo per ottenere maggiore protezione. Anche se i piccoli di altri maschi rischiano di essere uccisi dal maschio dominante e altre femmine possono rapire i cuccioli, le madri rischieranno la loro stessa vita per tentare di salvare i cuccioli.
In cattività gli entelli possono raggiungere anche i 30 anni d’età ma in natura i maschi vivono, generalmente, per 18 anni mentre le femmine possono arrivare anche al trentennio.