L’epagneul breton

bretonI cani di razza epagneul breton venivano utilizzati dai cacciatori bretoni già intorno all’ottocento.

E’ un cane di taglia media, classificato come braccoide, di ottima costituzione: i maschi raggiungono i 50 cm con 15 kg di peso, le femmine appena i 49 cm, con 13 kg. La testa è arrotondata, gli occhi sono lievemente obliqui e l’espressione è intelligente e molto dolce, la colorazione dell’iride è in armonia con la tonalità del mantello. Le orecchie hanno forma triangolare, sono larghe e alquanto corte, in parte ricoperte di peli nella parte superiore. Le zampe sono sottili e muscolose, la coda è tenuta orizzontalmente o leggermente cadente; l’epagneul bretone può nascere anuro o brachiuro.

Il tartufo è largo, con narici umide e molto ampie, di colore in armonia con il mantello, così come il bordo delle palpebre e gli orifizi naturali.

Il pelo si mostra leggermente ondulato, mai riccio, mentre è raso sulla testa e sulla parte anteriore degli arti; il colore va dal bianco e arancio, al bianco e nero e al bianco e marrone, con macchie irregolari diffuse sul corpo. Naturalmente, il mantello monocolore non è riconosciuto.

Origini

Sono diverse le opinioni che riguardano l’origine dell’epagneul bretone: alcuni credono che l’esemplare sia nativo della Francia e che il nome derivi dal verbo espanir, col significato di accucciarsi; altri ancora pensano che sia il risultato d’incroci di setter bianco e arancio con altri cani francesi. La razza è stata esposta a una mostra canina per la prima volta nel 1896 e il suo riconoscimento ufficiale ebbe luogo nel 1938.

Aspetti caratteriali

L’epagneul bretone è un cane amabile e giocherellone, per cui non è adatto solo alla caccia, bensì sa essere un ottimo animale da compagnia. Ad ogni modo, ama molto l’aria aperta e le passeggiate tra i boschi o nelle campagne; diventa triste se costretto in un’abitazione. E’ un perfetto compagno sia per le persone anziane sia per i bambini, mostrandosi particolarmente sensibile anche quando viene rimproverato: ama molto compiacere il suo padrone. Da molti viene considerato un cane testardo, in realtà lo è se non viene allevato nella maniera corretta: ha bisogno di gentilezza e tolleranza. E’ amichevole persino con gli estranei, tanto da essere anche eccessivo nei suoi gesti di affetto. C’è da dire che, se in famiglia viene adottato un altro animale, tende a mostrarsi geloso e a manifestare questo suo disagio con comportamenti poco consoni e spesso anche con atteggiamenti aggressivi verso il nuovo arrivato. Adora l’acqua: non di rado si rotola nelle pozzanghere, negli stagni e nei ruscelli.

L’epagneul bretone e la caccia

A dispetto della sua indole giocosa, è molto abile nello scovare la preda nei boschi, nelle paludi e negli acquitrini. Caccia con dedizione ed estrema passione, riportando sempre la cacciagione ai piedi del padrone, tant’è che, ad esempio, elle gare professionistiche di caccia, i cosiddetti field-trials, l’épagneul breton compare spesso ai primi posti, con numerosi titoli di campione su selvaggina cacciata col fucile. 

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