Si era già a conoscenza di quanto il contatto con i nostri amici cavalli fosse produttivo per le persone affette da depressione e autismo, una novità è quanto emerso da uno studio condotto dalla Ohio State University.
Secondo tale studio, recentissimo, l’equinoterapia costituirebbe giovamento anche per i pazienti affetti da Alzheimer.
La ricerca, effettuata su un campione di 16 pazienti malati di Alzheimer (di cui 7 uomini e 9 donne), ha riportato un significativo miglioramento nella stabilità dell’umore e una riduzione di tutti i comportamenti problematici degli individui.
Nel corso della ricerca, ai pazienti era richiesto di alimentare, tolettare e condurre a mano i cavalli. Al termine dello studio, i pazienti curati anche grazie all’ippoterapia manifestavano un miglioramento ingente rispetto a coloro che erano invece trattati esclusivamente in maniera convenzionale. Straordinariamente i soggetti risultavano anche molto coinvolti e soddisfatti dall’operato in scuderia.
Considerando che tra i principali e più terribili sintomi della patologia degenerativa di Alzheimer, associati a perdita di memoria progressiva, sono presenti sbalzi d’umore, ansie e depressione, l’effetto dell’equinoterapia sembra essere molto produttiva concentrandosi proprio su questi effetti.
I risultati del contatto con i cavalli può essere molto utile, da quanto riportato.