L’opossum pigmeo di montagna, Burramys Parvus, è un mammifero marsupiale appartenente alla famiglia Burramyidae che vive Australia popolando le cime delle montagne.
L’opossum pigmeo di montagna vive in un clima freddo e umido riparandosi nelle spaccature createsi nelle rocce per il grande freddo. Nelle loro tane gli opossum pigmei di montagna si riparano in caso di condizioni climatiche molto rigide e in presenza di predatori.
Il Burramys Parvus è un piccolo marsupiale ed entrambi i sessi misurano all’incirca 11 centimetri di lunghezza dalla testa al fondoschiena (i maschi sono solo leggermente più lunghi e pesanti in media rispetto alle femmine). La coda, di 14/15 centimetri di lunghezza, risulta avere caratteristiche prensili. La pelliccia di questo piccolo animale è densa e il lato dorsale è di colore grigio con una sezione più scura sulla linea mediana dalla testa alla parte posteriore del corpo. La superficie ventrale del corpo è ricoperta, invece, di una pelliccia color crema che muta in fulvo-arancio nel maschi nel periodo riproduttivo.
Le zampe anteriori di questi marsupiali sono abilmente utilizzate nel manipolare il cibo, mentre le zampe posteriori vengono utilizzate nell’arrampicata.
L’opossum pigmeo di montagna è un animale tranquillo e sociale che raramente si scontra con altri esemplari della stessa specie per la predominanza sul territorio e per il cibo. Questo marsupiale è un animale notturno e riservato e durante il giorno dorme raggomitolato su se stesso per evitare la dispersione del calore e trattenerlo.
I maschi sono meno legati al territorio e, quando non vanno alla ricerca di una femmina, sono per lo più nomadi e possono spingersi anche molto lontano per nutrirsi, fatto per il quale rischiano di diminuire le loro probabilità di sopravvivenza a causa dei predatori e della scarsità di cibo.
L’opossum pigmeo di montagna è un mammifero che si potrebbe dire onnivoro, insettivoro, granivoro e frugivoro; mentre le abitudini alimentari risultano variabili, la diversità della popolazione delle prede risulta bassa nel suo territorio rendendolo un alimentatore specializzato a seconda della stagione.
La migrazione annuale della falena offre un prevedibile, ricco e abbondante approvvigionamento alimentare per questo mammifero mentre nel periodo del letargo sono i semi e i frutti di bosco ad essere il suo primo elemento di sostentamento.
Durante il periodo dell’accoppiamento il maschio cercherà e fiuterà la femmina che potrà far sì che avvenga l’accoppiamento. Se il maschio, in seguito alla copulazione (che dura per diversi minuti) tenta di riavvicinarsi alla femmina questa può reagire in maniera aggressiva.
Dopo la fecondazione, il periodo di gestazione dura dai 13 ai 16 giorni. I cuccioli vengono messi al mondo solitamente alla fine di ottobre in un numero di circa 4. I piccoli posseggono gli arti anteriori e le teste ben sviluppate e si spostano nel marsupio per iniziare l’allattamento che durerà circa 30 giorni. Alle volte, una femmina può partorire più di 4 cuccioli e avendo solo 4 capezzoli, i piccoli in sovrannumero sono destinati alla morte. I piccoli di opossum pigmeo di montagna risultano completamente svezzati e indipendenti al compimento dei 65 giorni e si separano dalla madre tra gennaio e marzo.
Nonostante, i giovani siano in gradi di accoppiarsi già al compimento di 1 anno, solo il 50% di loro sopravvivrà a causa dell’incapacità di mantenere riserve di grasso appropriate durante il letargo.
Nonostante la vita media degli opossum pigmei di montagna sia di 4 anni si sono avute notizie di femmine che si sono riprodotte anche fino ai 12 anni di vita dando alla luce sempre una sola cucciolata all’anno in seguito al periodo di letargo che va da marzo a settembre.