La cicogna bianca è un uccello dell’ordine dei ciconiiformes, che appartiene alla famiglia delle ciconiidae.
Si tratta di un esemplare di grandi dimensioni: in genere raggiunge una lunghezza di 110 cm circa, con un’apertura alare di 220 cm e un peso che si aggira intorno ai 4 kg. Il piumaggio è candido, eccetto che per le ali di colore nero; il becco è lungo all’incirca 20 cm, di colore rossiccio così come le zampe: nel corso del tempo esso muta colore, dapprima è grigio, infine assume la tipica colorazione rosso-arancio. La cicogna è essenzialmente priva di voce: gli adulti non emettono suoni ad eccezione di un debole fischio.
Non vi è un accentuato dimorfismo sessuale, ma in genere gli esemplari maschi sono appena più grandi delle femmine.
Il volo della cicogna bianca è decisamente splendido: ha inizio con una lunga rincorsa ed un vigoroso battito di ali, fino a che non raggiunge le quote più alte, dove muove le ali in modo lento e regolare. Durante il volo, tiene il collo disteso e le zampe allungate, cosa che le conferisce un aspetto elegante e slanciato. Questo uccello trampoliere sfrutta le correnti di aria calda, volando con il minimo consumo di energia.
Diffusione ed Habitat
La cicogna bianca è diffusa in quasi tutto il continente Europeo e in Africa, principalmente in Bulgaria, Italia, Germania, Olanda, Spagna e Portogallo. Le principali rotte di migrazione riguardano lo stretto di Gibilterra ed il Bosforo. In Italia, solo in seguito alla ricostruzione ambientale e alle campagne educative svolte da LIPU e WWF, si è verificato un incremento della popolazione di tali uccelli.
Come habitat, l’uccello predilige stagni, lagune e paludi, ovvero luoghi dove è facile trovare cibo. E’ indispensabile la presenza di acqua e alberi dove possano riposare o nidificare. Alcuni esemplari sono stati avvistati anche nei campi appena irrigati, nelle coltivazioni di mais e nei prati.
Alimentazione
La cicogna bianca è un esemplare carnivoro: la sua dieta è composta principalmente da pesci, invertebrati palustri e rane, a cui qualche volta aggiunge semi, bacche, lucertole e persino roditori. Tuttavia, è in grado di adattarsi a qualsiasi cambiamento di tipo alimentare, tant’è che una volta migrata in Africa, si nutre anche di serpenti e addirittura di piccoli di coccodrillo. In mancanza di cibo fresco, si ciba di carogne, a volte scacciando gli avvoltoi.
Riproduzione
La stagione riproduttiva ha inizio intorno ai mesi di marzo e di aprile: il nido, di dimensioni notevoli, è costruito dalla femmina con un intreccio di rami secchi, di paglia e foglie. La cicogna bianca nidifica soprattutto su campanili, torri, comignoli, alberi, o tetti; non di rado tuttavia, sono stati avvistati nidi anche in prossimità del terreno, nei pressi di stagni dove la cicogna puà facilmente rifocillarsi. E’ solita ritornare allo stesso nido anche negli anni successivi.
In genere, vengono deposte circa 4 uova di colore bianco e dal peso di 100 g, che si dischiudono dopo circa un mese: entrambi i genitori si prendono cura dei piccoli, che vengono nutriti mediante il rigurgito del cibo, prima ingerito dagli adulti. Dopo circa 2 mesi di vita, i piccoli sono già in grado di abbandonare il nido: in media vivono 26 anni.