Famiglia Colubridi, genere Pantherophis.
La Pantherophis guttatus è una specie molto diffusa in tutto il mondo tranne che nel continente australiano, la sua origine geografica è della zona sud-orientale degli Stati Uniti che comprende: Florida, New Jersey, Illinois, Louisiana, Colorado, Utah fino al Messico.
Grazie alle sue origini americane questo serpente viene chiamato “corn snake”, che vuol dire “serpente del grano”, il nome sarebbe stato scelto per via della sua natura e della sua abitudine a frequentare coltivazioni di mais, che attirando molti roditori, diventano delle riserve di prede naturali.
Questo serpente viene considerato “eurecia”, ovvero tollerante a varie condizioni di vita.
Come già detto è possibile trovarlo vicino a zone coltivate, ma molte popolazioni vivono anche in radure, boschi, in zone semi-desertiche, nei villaggi e nelle fattorie.
La zona del ventre è solitamente molto chiara, a volte bianca con macchie scure a forma di scacchiera, la testa è medio-piccola, gli occhi sono rotondi.
La parte ventrale della zona post-cloacale è quella che permette di riconoscere il sesso: nelle femmine è assottigliata in modo uniforme, mentre nei maschi la coda è più lunga e mantiene un tratto cilindrico a volte un po’ rigonfio all’interno della quale ci sono i due emipeni.
Al completo sviluppo raggiungono poco più di un metro di lunghezza e sono dei grandi predatori soprattutto di piccoli mammiferi.
In cattività, la serpe del grano ha bisogno di un’alimentazione abbastanza semplice ma ci sono delle regole precise da seguire: pezzetti di carne, fegato e pollame possono rappresentare una dieta sbilanciata troppo ricca di fosforo e proteine e povera di calcio, alimento necessario per lo sviluppo del serpente.
Il topo resta l’alimenta migliore, ricco di tutto ciò che il serpente ha bisogno. C’è da ricordare che i rettili hanno un metabolismo molto lento e che sovralimentarli o alimentarli in modo scorretto possono creare dei problemi intestinali.
La serpe del grano è un animale prevalentemente calmo che, se gode di ottima salute, può vivere a lungo; non ama essere maneggiato eccessivamente, quindi meglio scegliere i tempi giusti e limitarsi.
Non sono presenti denti veleniferi, per questo motivo questo esemplare non è velenoso.