La tartaruga delle Galapagos

tartaruga delle galapagosLa geochelone nigra (Chelonoidis nigra Testudo nigra), chiamata comunemente tartaruga delle Galapagos, è un rettile appartenente all’ordine delle testuggini che popola le Isole Galapagos. 

Questa tartaruga, la più grande specie oggi vivente, può raggiungere la lunghezza di 1,2 metri e oltre 300 kg di peso. La geochelone nigra è caratterizzata da una corazza imponente, zampe massicce e un lungo collo. Queste tartarughe hanno un grande carapace di colore marrone opaco e le piastre del guscio sono fuse tra loro dalle nervature appartenenti a una struttura di protezione rigida, che risulta parte integrante del loro scheletro.

Poiché si muovono molto lentamente, i licheni sono in grado di crescere sulle piastre del loro carapace. La tartaruga delle Galapagos, come ogni tartaruga, è in grado di retrarre gli arti e la testa all’intero del proprio guscio, per proteggersi in caso di attacchi da parte dei predatori e possiede zampe grandi, tozze e munite di artigli: quelle anteriori risultano accessoriate di cinque artigli, mentre quelle posteriori solo di quattro. Le dimensioni impressionanti della tartaruga delle Galapagos sono dovute, probabilmente, all’adattamento necessario per vivere in un ambiente difficile, con una disponibilità di cibo poco sicura: più grande è l’animale e più nutrimento riesce a immagazzinare

La forma del guscio e le dimensioni variano a seconda dell’isola delle Galapagos da cui essa proviene. Infatti, il guscio della geochelone nigra varia a seconda delle abitudini alimentari dell’animale. Il guscio convesso è comune nelle sottospecie che si cibano di erba, mentre quello insellato è adatto per permettere alla tartaruga si strappare le foglie dagli alberi. Il guscio dalla forma insellata permettere maggiore mobilità al collo, che, essendo abbastanza lung,o può essere sollevato per arrivare a cespugli e arbusti altrimenti irraggiungibili. 

Questa tartaruga è un erbivoro generico, ha mascelle prive di denti, ma possenti e adatte a un’alimentazione che comprende vegetazione di ogni tipo, anche piante più tenaci come i cactus. Questi animali passano la maggior parte del tempo in piccoli gruppi, nutrendosi di erba e scaldandosi in pozze d’acqua o pantani.

Nella stagione degli amori, i maschi diventano territoriali e cercano una compagna, mentre le femmine costruiscono dei nidi scavando nel terreno le camere in cui deporre le uova. La tecnica di corteggiamento del maschio della tartaruga delle Galapagos è inflessibile. Una volta individuata la femmina adatta, la arpiona per sottometterla e le trattiene le zampe per immobilizzarla meglio. Dopo aver bloccato la femmina, la tartaruga maschio le sale sul dorso per l’accoppiamento. La monta è un processo scomodo e il maschio deve allungarsi e tendersi per mantenere l’equilibrio nella posizione obliqua. La parte inferiore concava del guscio del maschio lo facilita nel bilanciarsi quando è sul guscio della femmina. Durante l’accoppiamento, il maschio emette dei forti suoni rauchi, ritmicamente alternati a fischi. Questo suono emesso è uno dei pochi vocalizzi prodotti da questa tartaruga. 

Nonostante alcuni individui vivano oltre 100 anni, la tartaruga delle Galapagos rimane una specie a rischio di estinzione. Le minacce maggiori provengono dalla predazione che le tartarughe subiscono quando sono molto giovani da parte di specie introdotte (ratti neri e gatti) e dalla competizione per il cibo (da parte di capre e bestiame). Dal 1965, la Charles Darwin Research Station si occupa di un programma di riproduzione e reintroduzione allo scopo di riuscire a incrementare la popolazione delle tartarughe delle Galapagos. Grazie a questo ente, sono state liberate più di 1000 tartarughe negli ultimi anni. 

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