La tartaruga maculata, conosciuta da alcuni col nome di clemmys guttata, appartiene alla famiglia delle Emydidiae: non comprende sottospecie.
La tartaruga maculata è considerata la specie acquatica più piccola che esista: sia il maschio sia la femmina, raggiungono i 12, 5 cm circa. Il carapace è liscio e mostra una colorazione molto particolare: sul fondo nero vi sono alcuni punti gialli, posti in maniera apparentemente causale ma che in alcuni esemplari sembrano seguire una disposizione quasi geometrica. Il piastrone è di tonalità rosea o arancio, con macchie scure piuttosto estese; la testa è scura e anche su di essa vi sono puntini gialli. Le zampe sono rivestite da uno strato di pelle di colore nero e arancio, oltre a diversi puntini più piccoli. La coda, che differisce tra maschi e femmine per quanto riguarda le dimensioni, è di colore rosa e nero.
Arriva alla maturità sessuale una volta raggiunte le dimensioni di circa 9 cm e un’età variabile dai 7 o 10 anni.
Il dimorfismo sessuale non è particolarmente marcato: le femmine hanno dimensioni leggermente più grandi e una colorazione più chiara, oltre ad un piastrone piatto così da avere spazio sufficiente per contenere le uova.
La tartaruga maculata può essere commercializzata nella Comunità Europea.
Distribuzione e Habitat
La tartaruga maculata è diffusa dal Canada meridionale fino alla parte settentrionale della Florida. Come habitat, predilige zone melmose, paludi, boschi allagati, corsi d’acqua con deboli correnti, stagni ricchi di vegetazione sommersa e piante galleggianti. Non è raro che trascorra lunghi periodi sulla terraferma, naturalmente in zone paludose e umide. Non è una buona nuotatrice, per cui è molto difficile ritrovarla in acque molto profonde.
Abitudini e Alimentazione
Questa particolare specie ha un’indole schiva: preferisce trascorrere la maggior parte del tempo nascosta nel fango, al sicuro da possibili aggressori; non disdegna, in ogni caso, l’esposizione al sole. Rispetto ad altre tartarughe, tollera meglio le basse temperature per cui non ha problemi a ritardare il letargo che cade a novembre e si protrae sino alla fine del mese di febbraio. In genere, caccia di mattina o durante le ore serali.
Si tratta di una specie onnivora, pur preferendo gli alimenti di origine animali: in natura è solita cibarsi di tutto ciò che riesce a catturare sia in acqua sia in terra, in altre parole pesci, insetti, molluschi, vermi, girini, piante acquatiche e piante sommerse.
Nel caso in cui viva in cattività, è importante che la sua dieta sia parecchio varia: può nutrirsi di pesce, crostacei, girini, insetti, lombrichi, chiocciole, camole della farina, camole del miele, ma anche frutta e vegetali di ogni tipo, tra cui il trifoglio, tarassaco e cicorie varie.
Riproduzione
La stagione degli amori per la tartaruga maculata avviene durante la stagione primaverile, e l’accoppiamento è preceduto da un particolare rituale di corteggiamento. Dopo circa 40 o 50 giorni, la femmina depone dalle 3 alle 9 uova, in un luogo esposto al sole e appartato; il periodo d’incubazione varia dai 60 agli 80 giorni ad una temperatura che va tra i 28° e i 32°C. I piccoli, appena nati, sono piccolissimi: circa 2 cm.