La testuggine bruna birmana

Manouria-emysLa Manouria emys, conosciuta col nome di testuggine bruna birmana, è un esemplare appartenente alla famiglia delle Testudinidae.

Il carapace è liscio e appiattito, appena dentellato verso il margine posteriore; sugli arti posteriori presenta speroni marcati: per questo motivo è anche chiamata la testuggine a sei zampe. Vi sono due sottospecie più note: la manouria emys phayrei, avente una colorazione del carapace più scura, tendente al nero, e la manouria emys emys, il cui carapace è marrone. Queste due sottospecie si distinguono soprattutto dalle suture pettorali del piastrone. Gli esemplari più grandi raggiungono un peso di 30 Kg e circa 60 cm di lunghezza.

Il dimorfismo sessuale non è particolarmente evidente, tuttavia la femmina è solitamente di taglia più grande, mentre la coda del maschio è più lunga e il rostro nella parte anteriore sporge maggiormente.

Questa specie è, purtroppo, in notevole diminuzione negli habitat originari, specialmente a causa della cattura per uso alimentare. Vi sono, però, altre ragioni, tra cui il disboscamento e la cattura per il mercato, spesso illegale, degli animali.

Essendo una specie molto delicata, l’allevamento domestico è consigliato solamente alle persone esperte, in grado di prestare alla testuggine le giuste cure.

Distribuzione e Habitat

E’ possibile scorgerla nelle boscaglie delle regioni asiatiche, in Birmania, Sumatra, Borneo, Thailandia, Vietnam, Laos e in alcune zone della Cina meridionale e dell’India. Predilige le zone più umide del bosco e in particolar modo sceglie le colline o le montagne; ama i luoghi ombreggiati, spostandosi in zone soleggiate solamente per riscaldarsi.

Abitudini

E’ in piena attività soprattutto alle prime luci del mattino e verso sera, a condizione che le giornate non siano eccessivamente calde. La testuggine bruna birmana ama soprattutto climi piovosi e se le temperature raggiungono gradi eccessivamente alti, preferisce restarsene all’ombra di cespugli o alberi; qualche volta, si stende in pozzanghere fangose.

Alimentazione

Si tratta di una specie principalmente erbivora: si cibano di erbe selvatiche, cicorie e radicchi, cime di rapa e anche fieno ed erba. Non disdegna foglie o fiori di bosco e, raramente, la frutta.

Corteggiamento e Riproduzione

Il corteggiamento del maschio consiste in singolari inseguimenti, colpi con la corazza e morsi per forzare la femmina all’accoppiamento: prima di avvicinarla, tuttavia, compie particolari movimenti con la testa, estendendo il collo e compiendo moti circolari o a scatti, orizzontali e verticali.

Si tratta dell’unica specie che presta cure parentali alle uova. La femmina costruisce un nido: crea una collinetta fatta di foglie, fieno, ramoscelli e con tutto il materiale organico che riesce a trovare. In seguito si dispone sul mucchio, creando una piccola nicchia in cui deporre le numerose uova: in media 20 o 30, ma qualche volta anche 50. E’ solita restare di guardia al nido per diversi giorni, fino a quando l’odore acre delle foglie in decomposizione nasconde quello delle uova, accertandosi che nessun predatore possa mettere in pericolo la vita della sua prole, senza timore di difenderla se necessario. L’incubazione delle uova dura dai 60 ai 90 giorni.

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